Primi indagati per il crollo dei capannoni, provocato dal terremoto di domenica mattina in Emilia, che ha causato la morte di quattro operai. La procura di Ferrara ha iscritto nove persone nel registro degli indagati, ma nelle prossime ore il numero potrebbe ancora salire. Il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo.
”Sicuramente qualcuno ha operato con leggerezza, facendo economia. Si è progettato in maniera non intelligente”. E’ questa l’opinione del presidente dell’associazione di Ingegneria sismica italiana, Agostino Marioni, sui capannoni crollati dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia.
Per Marioni, che ha parlato a margine del convegno dell’Isi ‘Recupero del costruito in zona sismica in corso a Bologna, i costruttori di prefabbricati “fanno a gara a chi appoggia le travi per due centimetri senza sostegno. Il buon senso, in una regione con rischio sismico, avrebbe consigliato altri provvedimenti. Provvedimenti che avrebbero avuto un costo superiore marginale. C’è stata un’esasperata tendenza al risparmio”.
Per Gian Michele Calvi, professore ordinario e direttore della Ume school Iuss Pavia e presidente della fondazione Eucentre “le zone colpite non sono storicamente classificate come sismiche. Basterebbero pochi interventi – ha detto a margine del convegno – ma così come sono non resisterebbero a nessuna accelerazione. Un terremoto in pianura padana o in zone non classificate provocherà sempre il crollo di strutture di questo tipo, compresi i supermercati. Quelli avvenuti non sono stati crolli legati a rotture di travi o pilastri. Ma sono strutture costruite come lego, una parte ha perso l’appoggio e sono cadute”.
E’ salito a circa 7000 il numero degli sfollati nei comuni colpiti dal sisma di domenica scorsa. Lo rende noto l’Agenzia regionale di protezione civile dell’Emilia Romagna, attraverso una nota stampa. A fronte delle nuove richieste di assistenza avanzate dai cittadini, e’ stato necessario ricorrere a 4 nuovi moduli da 250 posti ciascuno, forniti dalle Regioni Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria e dall’associazione nazionale di Volontariato delle Misericordie che arriveranno entro la giornata di oggi. A oggi dunque i numeri dell’accoglienza nei Comuni colpiti dal sisma sono: 12 campi di accoglienza, 46 strutture di accoglienza al coperto, 14 alberghi.