La Lega Nord depurata di pernacchie e dita medie, di corna e costumi improvvisati, rimane un nutrito gruppo di protesta. Lo si è capito venerdì sera a Seriate (Bergamo) alla riunione dei sindaci lombardi del Carroccio, indetta con tutta l’enfasi del caso, rivelatasi una serata senza pepe. I sindaci hanno portato le loro istanze davanti ai big del partito, da Roberto Maroni a Flavio Tosi, passando per Giacomo Stucchi e Attilio Fontana. Un coro di “basta Imu”, “basta Monti”. E stop. Il problema dei Comuni è il patto di stabilità. Oggi come un anno fa. L’Imu non è che un pretesto per cavalcare le difficoltà del paese e cercare di ricompattare l’elettorato su un tema caro a tutti: il portafoglio.
La serata di Seriate è stata l’occasione per chiedere un’adesione massiccia dei sindaci alla manifestazione organizzata dall’Anci a Venezia per il prossimo 31 maggio: “E’ importante esserci tutti e dimostrarci uniti – ha spiegato il presidente di Anci Lombardia, Attilio Fontana -, coinvolgendo anche sindaci che non sono della Lega. I problemi sono uguali per tutti e possiamo risolverli solo se agiamo insieme”.
Nel suo intervento conclusivo, Roberto Maroni ha invece sottolineato come si debba “chiedere all’Anci di promuovere presso il governo l’abolizione dell’Imu” perché “o l’Anci fa l’interesse dei sindaci o i contributi che gli diamo ce li gestiamo noi al posto di darli a un’organizzazione troppo debole nei confronti del governo Monti”. Maroni ha spiegato che le proposte avanzate nella serata dai vari sindaci intervenuti “verranno raccolte e pubblicate sul sito della Lega”, un sito che verrà rinnovato e reso più funzionale e più aggiornato. La strada indicata dai relatori della serata per scansare il pericolo Imu in maniera legale e senza esporre i cittadini al rischio di sanzioni, è quella di “inserire nel regolamento comunale la non applicazione di sanzioni nel caso di errori nel versamento dell’imposta”. Contro l’Imu l’ex ministro dell’Interno ha spiegato che “verrà testata quella rete dei sindaci” che dovrà costituire il ritorno sul territorio del Carroccio. E anche per questo ha annunciato che serate come quelle di venerdì “dovranno essere replicate ogni due o tre mesi, dobbiamo fare un comitato permanente di coordinamento dei nostri sindaci che si occupi di singoli temi come quello della sicurezza e quello del patto di stabilità”.
Più che dell’Imu e delle tasse, però, i sindaci leghisti che sono intervenuti dal pubblico sono sembrati interessati a portare altri temi sul tavolo della discussione. Molti hanno sottolineato la propria frustrazione nel dover accettare le nuove regole sulla concessione della cittadinanza (i cui requisiti vanni verificati entro 48 ore) e una buona fetta degli interventi è stata centrata sul problema dei matrimoni di comodo tra italiani e clandestini.