L’esodo degli abitanti da questa città è già iniziato. Il Consiglio Nazionale Siriano ha chiesto un vertice straordinario delle Nazioni Unite per determinare le responsabilità dell’Onu di fronte a omicidi di massa, come quello di Houla, visto che in Siria ci sono osservatori Onu.
Il pensiero in questo momento non può che tornare a Hamza Ali Khateeb, il bambino di 13 anni evirato, torturato, infine ucciso con un colpo di pistola e riconsegnato alla sua famiglia dalle autorità siriane. Ieri 25 maggio 2012 è passato un anno dalla sua morte e ovunque, nella Siria in rivolta e nel web, si sono spese parole per ricordare il bambino simbolo della primavera siriana.
Altri 25 bambini si sono aggiunti questa notte a Hamza e alle centinaia di giovanissime vittime di una repressione che non accenna a diminuire.
Oggi i siriani di Houla si chiedono quanto valga per la diplomazia internazionale il sangue dei loro figli.