Un altro imprenditore si è tolto la vita perché oppresso da troppi debiti. Il fatto è accaduto nella notte a Cagliari dove Ermanno Gravellino, 74 anni, originario di Selargius e titolare di una impresa edile, si è ucciso sparandosi un colpo di pistola alla testa. L’uomo, secondo quanto riporta il quotidiano l’Unione Sarda, aveva tentato una prima volta il suicidio ma era stato salvato dal pronto intervento del fratello. L’uomo aveva aperto all’interno del suo appartamento il rubinetto di una bombola di gas, ma l’odore aveva allertato il famigliare. Mentre il fratello apriva le finestre per purificare l’aria l’uomo si è spostato in un’altra stanza dove si è sparato. Sul luogo della tragedia sono intervenuti le forze dell’ordine e il personale del 118 che ha solo potuto constatarne il decesso.
Gravellino nelle ultime settimane era depresso a causa della tasse da pagare e per i crediti di forniture non saldate alla sua società, la Edilforniture, da parte di alcune aziende del Sulcis, in particolare di Portovesme. I mancati incassi lo hanno messo sul lastrico ed i debiti si sono accumulati.
Mentre nelle campagne di Acquasparta, nei pressi di Terni è stato rinvenuto il cadavere di un operaio di 44 originario di Rieti, ma residente a Terni, anni impiccatosi ad un albero. Secondo i carabinieri, sebbene non siano stati trovati scritti per spiegare esplicitamente le cause del suo gesto, la scelta del suicidio è dovuta alla mancanza di lavoro. L’operaio infatti da un anno era alla ricerca di una nuova occupazione, dopo essere stato licenziato nel 2011. Dell’uomo si erano perse le tracce nel pomeriggio di venerdì scorso. Dopo l’allarme, partito dai parenti, ieri erano state avviate le ricerche da parte del soccorso alpino e speleologico dell’Umbria, dei carabinieri e dei vigili del fuoco, anche con l’aiuto di un elicottero. Le operazioni si erano concentrate nella zona di Acquasparta visto il segnale emesso dal cellulare del 44enne. Nella tarda serata di ieri la scoperta del cadavere dell’uomo, in un una zona impervia lungo la strada che da Acquasparta conduce a Spoleto. Nell’auto del 44enne, parcheggiata a qualche metro dal boschetto, sono stati ritrovati alcuni appunti riguardanti ricerche e incontri di lavoro con varie ditte. Lascia tre figli.