Nella notte tra sabato e domenica 20 maggio ero in casa mia, in Emilia, provincia di Bologna, sveglia. Erano le quattro di mattina e non riuscivo a dormire. Mi ero guardata un film. Harry Potter e i doni della morte. A certi orari non si ha voglia di roba impegnata. La terra, come molti sanno, qua ha tremato. Un sisma del grado 6,1 della scala Richter, avvertito alle 4.04.
Sette morti (quattro sul lavoro), 7.000 sfollati, centinaia di edifici storici parzialmente crollati o pericolanti, diversi capannoni lesionati. Gente che forse perderà il lavoro. Un evento sismico sentito in tutto il Nord Italia, ha colpito i comuni tra i 10 ed i 20 chilometri dall’epicentro: Camposanto, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, Cavezzo, San Possidonio nel modenese; Crevalcore, Malalbergo e Pieve di Cento in provincia di Bologna; Ferrara, Sant’Agostino, Poggio Renatico, Mirabello, Vigarano Mainarda, Cento e Bondeno nel ferrarese. Si parla di circa 200 scosse di assestamento. E non sembrano finite.
La mia tv è caduta a terra, danno non gravissimo per me, non la guardo mai, si è accesa e il primo pensiero formulato è stato: “Poltergeist”. Mentre la terra tremava ho staccato la spina. Le ante dell’armadio sussultavano. “Giacobbo aveva ragione!”. Non ho pensato ai Maya, di questo mi va dato atto.
Dopo qualche minuto ho pensato: “E’ un terremoto”. E’ bello vedere una mente logica, razionale, non suggestionabile da leggende e cult movie di fronte alla tragedia.
Sette morti (quattro sul lavoro), 7.000 sfollati, centinaia di edifici storici parzialmente crollati o pericolanti, diversi capannoni lesionati. Gente che forse perderà il lavoro.
La prima cosa che faccio? E che fanno in molti? Accendo il pc e mi metto su Facebook. C’era un sacco di gente connessa. Una serie di esclamazioni. Molte rivolte alla Madre del Signore. Poi una serie di benevolenti che cercavano di capire dai siti di news, inaccessibili perché stipati, cosa fosse successo. Dove fosse l’epicentro. Di quanto era il magnitudo. E imprecazioni varie: “I vicini là fuori fanno un gran chiasso. Non riesco a dormire. Tornassero in casa!”. “Credo di essere a 30 chilometri dall’epicentro”. “Ma chi è stato?”. “Ma bisogna uscire?”. “Che paura!”. Solo uno ha detto: “C’è un terremoto e tutti attaccati a Internet”.
Sette morti (quattro sul lavoro), 7.000 sfollati, centinaia di edifici storici parzialmente crollati o pericolanti, diversi capannoni lesionati. Gente che forse perderà il lavoro.
Nei giorni successivi la stessa storia. Tutti a comunicare i malesseri. La nausea da terremoto. Il fatto che persone più sensibili alle scosse di assestamento stessero veramente male, anche se non sono percettibili. Una mia amica di Rho le sente tutte e il suo cane non esce da sotto al letto. Lo so perché me lo dice in skype. Un’altra di Pisa messa uguale. Anche io sento la nausea, da giorni, mi hanno spiegato che è normale. C’è chi come me sogna. “Il diavolo, un toro, un incendio, la Severino e San Giorgio che ammazza il drago…”. Io solo accoppiamenti con persone non gradite. Conti da pagare al ristorante. Bollette Hera astronomiche.
Sette morti (quattro sul lavoro), 7.000 sfollati, centinaia di edifici storici parzialmente crollati o pericolanti, diversi capannoni lesionati. Gente che forse perderà il lavoro.
Ho letto di teorie sul fatto che qualcuno l’ha previsto. Come per l’Abruzzo. Ci sarebbe gente tipo “antenna” sensibile agli spostamenti dei campi magnetici, o agli ultrasuoni. È agitata, fa brutti sogni e lo prevede. I ranocchi, si dice, l’avevano previsto. Dei Maya mi sono rifiutata di leggere. Messaggi su twitter per parlare dell’ennesimo mal di testa. Ogni scossa d’assestamento avvertita e comunicata prontamente via sms. Peccato che gli occhiali con fotocamera connessa di un noto motore di ricerca siano disponibili solo ora, altrimenti avremmo avuto istantanee di ogni momento. Della crepa che solcava i muri.
Sette morti (quattro sul lavoro), 7.000 sfollati, centinaia di edifici storici parzialmente crollati o pericolanti, diversi capannoni lesionati. Gente che forse perderà il lavoro.
Tutto di fronte a immagini di campanili dimezzati, centri storici crollati, morti, sfollati (lo ripeto), muri di forme di parmigiano diventati tappeto e perizie che alcuni datori di lavoro si rifiutano di fare. E la gente va a lavorare guardando la crepa sul soffitto. Sperando che forse c’era da prima. Ma questo si ha paura di scriverlo su un qualsiasi mass medium. Che qualcuno che non deve non lo legga. Il posto di lavoro è pericolante come un cornicione.
E poi ci siamo noi che continuiamo a rompere con i nostri mal di testa, l’umore incerto e minacciamo di dormire in macchina. Ovviamente mentre siamo in casa. Dal nostro lap top. Non ho scritto niente di nuovo. Lo so. Anzi, scrivo proprio su Internet. Ma è il paradosso della comunicazione. Persino Platone criticò aspramente la scrittura scrivendo.
Sette morti (quattro sul lavoro), 7.000 sfollati, centinaia di edifici storici parzialmente crollati o pericolanti, diversi capannoni lesionati. Gente che forse perderà il lavoro.
Caterina Cavina
Scrittrice
Emilia Romagna - 28 Maggio 2012
Storie di terremoto via facebook
Nella notte tra sabato e domenica 20 maggio ero in casa mia, in Emilia, provincia di Bologna, sveglia. Erano le quattro di mattina e non riuscivo a dormire. Mi ero guardata un film. Harry Potter e i doni della morte. A certi orari non si ha voglia di roba impegnata. La terra, come molti sanno, qua ha tremato. Un sisma del grado 6,1 della scala Richter, avvertito alle 4.04.
Sette morti (quattro sul lavoro), 7.000 sfollati, centinaia di edifici storici parzialmente crollati o pericolanti, diversi capannoni lesionati. Gente che forse perderà il lavoro. Un evento sismico sentito in tutto il Nord Italia, ha colpito i comuni tra i 10 ed i 20 chilometri dall’epicentro: Camposanto, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, Cavezzo, San Possidonio nel modenese; Crevalcore, Malalbergo e Pieve di Cento in provincia di Bologna; Ferrara, Sant’Agostino, Poggio Renatico, Mirabello, Vigarano Mainarda, Cento e Bondeno nel ferrarese. Si parla di circa 200 scosse di assestamento. E non sembrano finite.
La mia tv è caduta a terra, danno non gravissimo per me, non la guardo mai, si è accesa e il primo pensiero formulato è stato: “Poltergeist”. Mentre la terra tremava ho staccato la spina. Le ante dell’armadio sussultavano. “Giacobbo aveva ragione!”. Non ho pensato ai Maya, di questo mi va dato atto.
Dopo qualche minuto ho pensato: “E’ un terremoto”. E’ bello vedere una mente logica, razionale, non suggestionabile da leggende e cult movie di fronte alla tragedia.
Sette morti (quattro sul lavoro), 7.000 sfollati, centinaia di edifici storici parzialmente crollati o pericolanti, diversi capannoni lesionati. Gente che forse perderà il lavoro.
La prima cosa che faccio? E che fanno in molti? Accendo il pc e mi metto su Facebook. C’era un sacco di gente connessa. Una serie di esclamazioni. Molte rivolte alla Madre del Signore. Poi una serie di benevolenti che cercavano di capire dai siti di news, inaccessibili perché stipati, cosa fosse successo. Dove fosse l’epicentro. Di quanto era il magnitudo. E imprecazioni varie: “I vicini là fuori fanno un gran chiasso. Non riesco a dormire. Tornassero in casa!”. “Credo di essere a 30 chilometri dall’epicentro”. “Ma chi è stato?”. “Ma bisogna uscire?”. “Che paura!”. Solo uno ha detto: “C’è un terremoto e tutti attaccati a Internet”.
Sette morti (quattro sul lavoro), 7.000 sfollati, centinaia di edifici storici parzialmente crollati o pericolanti, diversi capannoni lesionati. Gente che forse perderà il lavoro.
Nei giorni successivi la stessa storia. Tutti a comunicare i malesseri. La nausea da terremoto. Il fatto che persone più sensibili alle scosse di assestamento stessero veramente male, anche se non sono percettibili. Una mia amica di Rho le sente tutte e il suo cane non esce da sotto al letto. Lo so perché me lo dice in skype. Un’altra di Pisa messa uguale. Anche io sento la nausea, da giorni, mi hanno spiegato che è normale. C’è chi come me sogna. “Il diavolo, un toro, un incendio, la Severino e San Giorgio che ammazza il drago…”. Io solo accoppiamenti con persone non gradite. Conti da pagare al ristorante. Bollette Hera astronomiche.
Sette morti (quattro sul lavoro), 7.000 sfollati, centinaia di edifici storici parzialmente crollati o pericolanti, diversi capannoni lesionati. Gente che forse perderà il lavoro.
Ho letto di teorie sul fatto che qualcuno l’ha previsto. Come per l’Abruzzo. Ci sarebbe gente tipo “antenna” sensibile agli spostamenti dei campi magnetici, o agli ultrasuoni. È agitata, fa brutti sogni e lo prevede. I ranocchi, si dice, l’avevano previsto. Dei Maya mi sono rifiutata di leggere. Messaggi su twitter per parlare dell’ennesimo mal di testa. Ogni scossa d’assestamento avvertita e comunicata prontamente via sms. Peccato che gli occhiali con fotocamera connessa di un noto motore di ricerca siano disponibili solo ora, altrimenti avremmo avuto istantanee di ogni momento. Della crepa che solcava i muri.
Sette morti (quattro sul lavoro), 7.000 sfollati, centinaia di edifici storici parzialmente crollati o pericolanti, diversi capannoni lesionati. Gente che forse perderà il lavoro.
Tutto di fronte a immagini di campanili dimezzati, centri storici crollati, morti, sfollati (lo ripeto), muri di forme di parmigiano diventati tappeto e perizie che alcuni datori di lavoro si rifiutano di fare. E la gente va a lavorare guardando la crepa sul soffitto. Sperando che forse c’era da prima. Ma questo si ha paura di scriverlo su un qualsiasi mass medium. Che qualcuno che non deve non lo legga. Il posto di lavoro è pericolante come un cornicione.
E poi ci siamo noi che continuiamo a rompere con i nostri mal di testa, l’umore incerto e minacciamo di dormire in macchina. Ovviamente mentre siamo in casa. Dal nostro lap top. Non ho scritto niente di nuovo. Lo so. Anzi, scrivo proprio su Internet. Ma è il paradosso della comunicazione. Persino Platone criticò aspramente la scrittura scrivendo.
Sette morti (quattro sul lavoro), 7.000 sfollati, centinaia di edifici storici parzialmente crollati o pericolanti, diversi capannoni lesionati. Gente che forse perderà il lavoro.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.