Da Cremona a Palermo. Lo scandalo del calcioscommesse apre un altro capitolo in Sicilia. E a indagare questa volta ci sono i magistrati dell’antimafia. Le mani dei boss mafiosi si sarebbero allungate infatti anche sulle scommesse sportive a Palermo. Gli accertamenti dei magistrati della Dda di Palermo, che hanno coordinato l’inchiesta, ha portato oggi a dieci arresti da parte degli uomini della Guardia di Finanza.
In carcere anche nomi eccellenti, come Giovanni Pecoraro, ex dirigente sportivo delle giovanili del Palermo calcio. Le dieci ordinanze cautelari sono state notificate questa mattina dai finanzieri del Nucleo speciale di Polizia valutaria di Palermo. L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai pm Francesco Del Bene e Gaetano Paci. Giovanni Pecoraro è accusato di trasferimento fraudolento di valori e reimpiego di capitali illeciti con l’aggravante di avere favorito Cosa nostra. Secondo gli inquirenti sarebbe stato prestanome di un boss del narcotraffico. Pecoraro era già finito in carcere alcuni fa anni in un’inchiesta per mafia, ma ne uscì indenne. Nel corso dell’operazione denominata “Dirty Bet” le fiamme gialle hanno eseguito una serie di perquisizioni.