Offerte di viaggio per sfuggire al terremoto, ironia sulle scarpe da indossare durante le scosse e il sospetto di alcuni consiglieri che a provocare i crolli in Emilia Romagna siano state “le prospezioni geologiche condotte nel sottosuolo dove vengono fatte brillare delle cariche alla ricerca di idrocarburi”. Su Twitter e i social media politici ed esponenti del mondo dello spettacolo hanno pubblicato commenti e considerazioni poco rispettosi sul sisma che ha colpito la zona del modenese, provocando morti e migliaia di sfollati. Messaggi che hanno provocato l’indignazione di centinaia di utenti, nonostante le scuse dei responsabili.
Alcune aziende su twitter hanno utilizzato il terremoto in Emilia per farsi pubblicità e ai tentativi di sponsorizzare le proprie offerte hanno risposto decine di utenti. Sul profilo di Groupalia, noto sito di social shopping, era apparso il messaggio: “Paura del #terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a #Santo Domingo!”. Poi Prenotable, che su quella falsariga ha twittato: “Paura del #terremoto? Esorcizzate la paura con un bel pranzetto da uno dei nostri 800 ristoranti”. E infine Brux Sport, che contemporaneamente suggeriva: “Da oggi puoi assorbire le vibrazioni dei terremoti con BRUX!”. Tutte e tre le aziende, dopo le proteste in rete, hanno provveduto in poco tempo a rimuovere i ‘cinguettii’ incriminati, porgendo le proprie scuse e dicendosi “vicini alle popolazioni colpite dal sisma”. Groupalia ha inoltre annunciato che darà una somma in beneficenza alla Croce Rossa per aiutare la ricostruzione della zona terremotata e su facebook il country manager per l’Italia Andrea Gualtieri porge le scuse ufficiali: “Sono davvero costernato per quanto accaduto e chiedo scusa alla popolazione colpita dal sisma per averla offesa – si legge online -. Si è trattato di un gesto irresponsabile dettato principalmente da superficialità e inesperienza. La catastrofe che ha colpito la popolazione dell’Emilia Romagna non può e non deve ovviamente essere strumentalizzata; è una disgrazia che merita tutto il nostro rispetto”.
Arrivano anche le scuse di Justine Mattera che sul suo account twitter aveva postato un fotomontaggio, poi rimosso, dei suoi piedi tra le macerie dove indossava un paio di scarpe con zeppe e tacco alto. Il suo tweet: “Direi che la scelta della scarpa è fondamentale durante un #terremoto”. La Mattera ha spiegato che non c’era alcuna malizia nel suo tweet visto che dopo la scossa, proprio a causa di quelle scarpe, è davvero inciampata sul suo cane. Ma davanti al fiume di reazioni scrive: “Ok, avete ragione. Scusatemi ancora”. Bufera anche contro Melissa Satta che sulla piattaforma di microblogging scrive: Io e @KPBofficial abbiamo provato un po di occhiali da sole!!!!! Vi piacciono??!!”. Poi posta la foto dello scatto.
Sul fronte politico, il consigliere del Movimento 5 Stelle a Bologna Federica Salsi su Facebook annuncia di avere “chiesto ai consiglieri regionali Andrea Defranceschi e Giovanni Favia di fare un’interrogazione”. Lo spunto è Un video secondo cui “il terremoto in Emilia è stato provocato dalle prospezioni geologiche condotte nel sottosuolo dove vengono fatte brillare delle cariche alla ricerca di idrocarburi. Il governo di Matto Morti ha stipulato un accordo con multinazionali texane per queste prospezioni.”
Polemiche anche per Beppe Grillo che sul blog parla di capannoni di “sabbia e sangue” e posta l’intervista a Giampaolo Giuliani, sismologo e ricercatore dei precursori sismici, meglio noto come l’uomo che riuscì a prevedere il terremoto de L’Aquila dell’aprile 2009. “Il terremoto uccide per ignoranza – si legge nel post- . Serve la Prevenzione Civile, non solo la Protezione Civile”. Su twitter il comico parla dei capannoni industriale che “sono venuti giù tutti come castelli di carte. Per quale magnitudo dovevano resistere?”. In precedenza Grillo aveva pubblicato sul suo blog l’intervento firmato di un utente che chiedeva: “A cosa servono capannoni industriali vuoti? Spesso sono costruiti senza alcuna necessità per accedere ai fondi UE. Perché mancano i controlli quando sono utilizzati? Di cosa sono fatti? Di sabbia e del sangue degli operai morti sotto le macerie?”.
Sui social media sono state però postate nel corso della giornata tutte le informazioni utili e i numeri da chiamare per l’emergenza. E sempre su twitter è montata la protesta contro la parata militare del 2 giugno a Roma che per la maggior parte degli utenti consiste in un evento inutile e in uno spreco di denaro che potrebbe invece essere devoluto agli emiliani. L’hashtag #no2giugno al momento è terzo in classifica tra i trending topic.