Protagonista dell'ennesimo scandalo è sempre Bo Xilai, l'ex astro nascente del partito, ora accusato di avere intrattenuto una una relazione sessuale a pagamento - 100mila euro a incontro - con Zhang Ziyi, attrice in molti film di successo
Pechino – Sempre più vicino il cambio di leadership in Cina, evento che accade – di norma – una volta ogni dieci anni. Si passa dalla dalla quarta alla quinta generazione di leader e cambieranno sette delle nove persone ai vertici dello Stato. Si è abituati a pensare al Partito comunista cinese come a un blocco monolitico e grigio, ma è evidente che la lotta tra fazioni è feroce. Nell’ultimo periodo si sono succedute epurazioni, espulsioni, fughe di notizie vere e presunte. Fino all’ultimo colpo di scena: un piccante “bunga bunga” con caratteristiche locali.
Il protagonista è sempre uno: Bo Xilai, l’ex stella nascente della politica cinese. Carismatico segretario del Partito nella megalopoli di Chongqing, aveva rispolverato retorica e propaganda maoista per favorire la propria scalata ai vertici del potere e allo stesso tempo coprire l’ascesa economica di dubbia legalità di tutta la sua famiglia. Secondo le più recenti cronache, l’ex principino avrebbe anche goduto di ben dieci rapporti sessuali a pagamento con l’attrice Zhang Ziyi, la bella protagonista di molti film come La tigre e il dragone, Heroes, La foresta dei pugnali volanti. Ogni rapporto un milione di yuan, circa centomila euro. Almeno secondo quanto dichiarato da Xu Ming, il tesoriere di Bo.
È necessaria qualche precisazione, per delineare il quadro nel quale emergono questi particolari, decisamente nuovi per l’austera cronaca politica cinese. Quando Bo Xilai è crollato ha trascinato con sé una serie di persone finendo per colpire la sua cerchia di amici e collaboratori. Tra loro Xu Ming, un imprenditore cinese sotto indagine proprio perché intimo dell’ex leader del partito di Chongqing. Xu Ming è emerso ben presto come una figura cardine dell’entourage di Bo Xilai, ovvero come colui che gestiva i soldi che, secondo accuse ancora non formalizzate, la famiglia Bo Xilai cercava di nascondere all’estero.
Secondo Boxun, un sito web di cinesi negli States (che ha pubblicato – cinque giorni prima del Wall Street Journal – la notizia dell’incriminazione della moglie di Bo Xilai per l’omicidio dell’inglese Neil Heywood, a sua volta sospettato di esserne amante, nonché spia britannica) il tesoriere avrebbe raccontato particolari piccanti sulle frequentazioni dell’attrice Zhang Ziyi. Avrebbe raccontato di Bo Xilai, di se stesso, di altri funzionari e perfino di un suo assistente. Boxun ha fatto sapere che i nomi dei funzionari saranno pubblicati presto.
La 33enne Zhang Ziyi, è probabilmente l’attrice cinese più famosa, specie dopo le interpretazioni di noti film come Memorie di una Geisha e Heroes. La sua assenza al recente festival di Cannes, non era passata inosservata. Avrebbe dovuto presenziare al lancio del remake cinese di – ironia della sorte- Relazioni Pericolose firmato Zhang Yimou. Secondo quanto riportato dai media locali Zhang sarebbe impossibilitata a lasciare il paese, proprio perché sotto indagine. Xu Ming avrebbe infatti rivelato di aver pagato l’attrice 6 milioni di yuan (circa 700mila euro) per prestazioni sessuali. Nello stesso anno, avrebbe introdotto la Zhang a Bo, allora capo del partito di Chongqing. Tra il 2007 e il 2011 Bo avrebbe incontrato a pagamento l’attrice per dieci volte e un totale di un milione di euro. Gli incontri – stando alla confessione del tesoriere – sarebbero avvenuti presso un circolo privato di proprietà dello stesso Xu a Pechino.
La notizia di un affaire tra Bo Xilai e una nota attrice, era sul web fin dai primi giorni in seguito della caduta del “nuovo Mao”, ma mai era stato fatto il nome della Zhang. Da parte sua l’attrice, impegnata sul set di un film a Canton, ha prima ha reagito con ironia su Weibo, il Twitter locale (“quale sarebbe il problema?”), poi ha mosso direttamente i suoi avvocati. La Hong Kong Hadlanes – lo studio legale di Zhang – ha inviato una lettera all’Apple’s Daily (il giornale di Hong Kong che ha riportato quanto pubblicato da boxun.com), che precisa: “Le accuse riguardanti la nostra cliente sono completamente false e costituiscono una diffamazione grave. A seguito della pubblicazione di queste affermazioni, la reputazione della nostra cliente è stata gravemente danneggiata”. Hadlanes ha chiesto una ritrattazione completa e le scuse immediate, riservandosi di procedere con azioni legali e risarcitorie.
di Cecilia Attanasio Ghezzi