Il sindaco leghista di Ponteranica, Cristiano Aldegani, è decisamente una persona a cui non piace lasciare le cose a metà. Tre anni fa, come primo gesto della propria amministrazione, decise di togliere l’intitolazione della biblioteca comunale a Peppino Impastato. Il piano era quello di dedicarla al Padre Sacramentino Giancarlo Baggi, parroco, missionario e storico del paese, ma le polemiche e il clamore mediatico lo costrinsero a desistere e ad aspettare tempi migliori. Che, a discapito dei ‘successi’ raccolti dalla Lega nell’ultima tornata elettorale, sembrerebbero arrivati, dal momento che il 5 giugno prossimo la biblioteca verrà ufficialmente intitolata al padre ponteranichese.

La notizia è stata lasciata trapelare solo il 30 maggio, in modo da dare poco tempo alle opposizioni per organizzarsi, e non viene riportata nel sito del Comune, dove il paese alle porte di Bergamo diventa il cumu de Potranga, secondo il classico stile “bilingue” delle amministrazioni leghiste. Memore degli errori commessi la volta scorsa che hanno portato più di settemila persone a sfilare per le vie del paese, questa volta il sindaco ha scelto una modalità di comunicazione diversa, per così dire, sotto traccia. E fedele a questa linea, non rilascia dichiarazioni ai giornalisti, che anzi attacca: “Con il problema dell’Imu e il terremoto dovreste vergognarvi a fare queste cose” inveisce, ribaltando la situazione.

Nel 2009 Aldegani dichiarava al quotidiano locale Bergamo News che fra i molti problemi della zona e le difficoltà economiche del Comune, “l’intitolazione della biblioteca non è un pensiero fisso”. Due anni e mezzo dopo si accinge a completare quel progetto. Per altro senza tenere conto delle perplessità suscitate nelle persone che furono vicine a Padre Baggi. Come il fratello, che si dice stanco di veder strattonato il suo nome per ragioni ideologiche. “Sarebbe stato bello se quella biblioteca gliel’avessero dedicata sin dal principio, dal momento che mio fratello si era prestato a costruirla e a rifornirla. Poi è andato in missione e anche lui è stato un eroe. In Brasile era perseguitato dai politici. Ma intitolargliela in questa maniera, togliendola a Peppino Impastato, no, non è una cosa ben fatta. Adesso è difficile mettere sulla stessa bilancia un eroe fatto in un modo e un eroe in un altro. Non si possono pesare questi valori”.

Nel settembre del 2009 anche la congregazione provinciale dei Sacramentini non aveva apprezzato il fatto che la memoria di uno di loro venisse usata “in una logica di contrapposizione e di divisione, tanto più se questa contrapposizione riguarda un testimone di giustizia come Peppino Impastato, ucciso per il suo impegno civile”.

Raggiunto al telefono da ilfattoquotidiano.it Giovanni Impastato, il fratello di Peppino, si è detto assolutamente indignato per il nuovo colpo di mano operato sindaco leghista: “Sono assolutamente sdegnato – ha dichiarato – perché queste persone, nonostante la sconfitta elettorale e morale che hanno subito, ancora vergognosamente insistono invece di tornare alla ragionevolezza e al dialogo. E quest’ulteriore azione è un’offesa alla memoria storica del Paese, senza con ciò togliere nulla alla memoria di Padre Baggi”. Al contrario Giovanni Impastato ha ringraziato l’Ordine dei Sacramentini e il fratello di Padre Baggi, per essersi sottratti alla logica della contrapposizione, e ha annunciato per settembre una raccolta di firme per un grande appello da sottoporre al Presidente della Repubblica. Per riaprire la partita fra Ponteranica e Peppino Impastato.

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