Decine di cani hanno fiutato tra le macerie del sisma per cercare possibili superstiti. Ora i loro consimili chiedono assistenza e aiuto. Maiali, mucche, ma soprattutto cani, gatti e animali da compagnia. Il terremoto che ha colpito per ben due volte l’Emilia, ha portato con sé morte e distruzione per molti allevamenti di suini e bovini da latte (diverse centinaia i capi abbattuti in seguito ai crolli). Ma l’emergenza animale nel post sisma coinvolge soprattutto gli animali domestici: molti hanno seguito a fatica i propri padroni nelle tendopoli perché non in tutti i campi d’accoglienza la presenza degli animali è accettata se non nei trasportini o, in totale autonomia, nelle tende familiari.
La difficoltà maggiore è però per quegli animali da compagnia, come i gatti, che non possiedono un microchip, quindi difficile da recuperare e riconsegnare ai proprio padroni. “Facciamo un appello ai volontari – ha dichiarato al sito www.geapress.it Stefano Giovannini, Responsabile Oipa di Modena – C’è bisogno di cibo, ma anche di aiuto diretto, di persone che vengono a darci una mano. Con i Vigili del Fuoco entriamo nelle aree attualmente interdette, ed abbiamo recuperato gatti, criceti, tartarughe, uccellini e qualche coniglio. Il lavoro è tanto, non lasciateci soli“.
Così nelle zone terremotate sono entrate in funzione molte organizzazioni di volontari per portare cibo, brandine, coperte e assistenza a cuccioli&co. Ad esempio procedono a pieno ritmo le operazioni dell’Enpa grazie ad Isotta, l’unità mobile veterinaria della Protezione Animali, con quartier generale a San Felice sul Panaro, che solo nella giornata di venerdì 1 giugno, è stata impegnata in più di 15 interventi.
“In queste ore stiamo censendo il numero degli animali da compagnia ospitati nelle tendopoli – spiega Gabriele Tossani, responsabile territoriale dei soccorsi -, “in presenza della mappa dei soccorsi, in costante aggiornamento, assicuriamo il nostro pieno supporto non solo con la distribuzione già iniziata di cibo e di altri generi di prima necessità, ma anche con l’ausilio di esperti comportamentalisti i quali avranno il compito di ottimizzare la convivenza tra uomini e animali”. Diversa la situazione dei pet che non possono accedere alle strutture di emergenza. Per loro, a fronte dell’esaurimento dei posti nei canili e nelle oasi feline, l’Enpa ha previsto l’allestimento di rifugi mobili, posizionati in prossimità delle tendopoli, e ha organizzato stalli presso volontari.
“In Emilia ci stiamo muovendo d’intesa e in perfetta sinergia con le autorità locali e con il servizio veterinario dell’Emilia Romagna; interveniamo sulla base delle esigenze riscontrate sul territorio e delle richieste che ci vengono segnalate”, spiega il presidente nazionale della Protezione Animali, Carla Rocchi, che prosegue: “Per questo, in accordo con i responsabili regionali Carlo Locatelli e Lella Gialdi, abbiamo puntato su un coordinamento sequenziale che assicuri nel tempo le risorse di persone e di mezzi”. Secondo quanto reso noto dai volontari operativi sul territorio, al momento c’è bisogno soprattutto di pet food per cani e gatti e di antiparassitari. Per sostenere l’attività dell’Enpa in Emilia a favore degli animali e’ possibile inviare un bonifico bancario all’Iban IT 39 S 08530 46040 000430 101775 Banca d’Alba indicando nella causale: SOS EMILIA. I contributi saranno utilizzati per l’acquisto di cibo e di altri generi di prima necessita’. Invece, per inviare direttamente cibo, medicinali, cucce e altri beni e’ possibile segnalare la disponibilita’ alla mail comsviluppo@enpa.org.
Anche la Lav di Modena si sta muovendo in forze. Oltre al cibo serviranno anche medicinali, ma soprattutto antiparassitari e repulsivi, in questo caso il consiglio è di eseguire un versamento direttamente alla Lav, Iban: IT14W0538712998000000680238 con la causale “animali terremotati”. Oppure attraverso diverse associazioni di volontariato consegnare materiali che poi verranno trasportati nella bassa padana. Tra le tante realtà che si stanno muovendo segnaliamo la Pro Loco di Bazzano, il Rifugio del Cane di Ponte Ronca, Animal Garden di Bazzano e Cucciolandia di Monteveglio che si sono resi disponibili a fungere da punti di raccolta delle offerte materiali che poi Lav, Oipa e Enpa porteranno direttamente in loco. Infine anche a Bologna in via San Felice 4/b presso lo showroom dell’Associazione “Salviamo gli Orsi della Luna” un punto di raccolta di beni di consumo per gli animali delle zone colpite dal sisma rigorosamente non testati su animali (Amì, Benevo e Benevo Bio, Denkadog, Yarrah, Rocky, Affinity Petcare, Agras Delic, Almo Nature, Arovit, Burns, Coop (umido), CSJ, EFFEFFE Petfood, Forza10, Pascoe’s). Per informazioni sulla raccolta: da lunedì a mercoledì 348 – 9241422; da giovedì a sabato 331 2721633.