Maurizio Foschi, operatore della comunicazione con un contratto con al Regione Lombardia, si difende: "Sono stato mal interpretato" sostenendo che la trasmigrazione è avvenuta in automatico. Tra proteste e insulti molti si sono già cancellati: "Il presidente non c'entra non l'ha chiesto"
C’è il Pd e c’è la Fiom-Cgil-Lombardia e anche il sindacato lombardo dei giornalisti tra gli amici del gruppo Facebook “Presidente Formigoni gruppo di sostegno”. Aggiunti a loro insaputa. Ci sono anche politici, docenti, cittadini comuni, sezioni di partiti amici e non che fanno parte degli attuali 751 iscritti del presidente della Regione Lombardia. Almeno questo era il numero fino questa mattina. Alcuni aggiunti tout cour, e mentre altri sono stati semplicemente invitati. Ma alcuni che si sono trovati all’improvviso fan del Celeste governatore lombardo non hanno gradito. Molti sono semplicemente cancellati, altri prima di farlo hanno lasciato commenti per l’organizzatore del gruppo Maurizio Foschi, operatore della comunicazione che sul sito personale vanta presunte referenze, con tanto di foto e dedica però, anche di direttore di giornali come Ferruccio de Bortoli, Vittorio Feltri, Giovanni Morandi. In bella mostra c’è anche un messaggio pare di Giulio Andreotti.
L’iniziativa di Foschi per esempio non è piaciuta a Manuela Marchiafava, assessore provinciale a Pavia in quota Pd che suggerisce: “Scrivete tutti nella bacheca di Maurizio FoschiCinque, o maurizio foschisei (ecc. operatore della comunicazione -consiglio regionale lombardia) che pare essere stato il bontempone che ci ha forzatamente migrati in questo gruppo. E se fossi in Formigoni, mi preoccuperei ad avere tra i miei fan una come me: assessore prov di pavia x il PD, area Marino, da sempre combatto per i diritti civili di questa Italia malconcia, attiva sostenitrice dei diritti GLBT, dell’adozione monoparentale, del matrimonio civile x tutti e tutte. Se vuole, al Celeste la prossima dichiarazione stampa in materia gliela vergo io. Altro che le camicie colorate…”.
Alle rimostranze e anche qualche battutaccia Foschi risponde gentilmente dicendo che chi vuole può cliccare il tasto destro e uscire dal gruppo. Alla giornalista Letizia Mosca, per esempio, giornalista di Radio Popolare, che scrive: “Io sostengo Formigoni? Bellissimo. Mi piacciono le cause perse, ho una certa inclinazione. Ringrazio chi mi ha iscritto a questo gruppo perchè io da sola non ci sarei mai potuta arrivare. E poi ci sono un sacco di amici miei, Lorella Beretta, Fabio Fimiani, il consigliere Andrea Fanzago, l’assessore Cristina Tajani , ma la più bella forse è la Fiom-Cgil Lombardia (chissà se lo sanno che sono finiti qua). Ma gli amici di Formigoni dove sono?”. Il “creativo” come l’ha battezzato un altro indignato prima di cancellarsi replica: “Finalmente qualcuno che sa usare un pò di spirito, tanto per non tenere questo spazio troppo ingessato. Forse sarebbe opportuno leggersi le procedure fissate da facebook e specialmente quelle relative ai gruppi. Poichè Facebook e i componenti non possono sapere a priori il colore politico o le tendenze, che ribadisco essere esclusivamente fatti pesonali, le persone vengono inserite a caso e non selezionate. C’è la possiibilità per chi non gradisce cliccare il tasto a destra “esci dal gruppo” e voilà il gioco è fatto. Se qualcuno mi inserisse “a mia insaputa” come dice l’amica Letizia sul gruppo del Pd o di qualsiasi altro partito la ringrazierei perché mi consentirebbe di esprimermi democratiacmente. O per voi che dichiarate di essere di un partito democratico non siete democratici? Sicuramente lo siete altrimenti non fareste le primarie e non vi chiamesreste così!”.
Interpellato dal Fattoquotidiano.it Foschi, che ha un contratto di consulenza con la Regione Lombardia per i rapporti istituzionali dice: “Sto proprio scrivendo un commento perché non voglio alimentare le polemiche (visto che del caso si sono occupati già un quotidiano e un tg, ndr). Sono stato mal interpretato. Questo gruppo già esisteva nel 2009 e si chiamava nello stesso modo. Il presidente non c’entra niente e non l’ha richiesto, è stata una mia iniziativa”. Foschi prima tenta di spiegare che la trasmigrazione è avvenuta in maniera automatica tramite il social network poi ammette: “E’ possibile che qualche errore ci sia stato”. Del resto molti sono stati aggiunti proprio da lui come è possibile vedere scorrendo l’elenco degli amici. Ma a questo punto come rimedierà a questi errori? “I casi sono due non è possibile capire chi si è inserito, è difficile. Non voglio che questa vicenda venga strumentalizzata”. Alla domanda se si rende conto che sono state inserite persone che mai sarebbero entrati volontariamente nel gruppo che sostiene Formigoni Foschi risponde laconico e chiede chi siano. Poi domanda: “Mi dice il suo nome?”. Naturalmente con l’impegno di non essere aggiunta, però.