Salvatore Casella, 55 anni, esponente di spicco del clan Sarno, latitante e pluripregiudicato, è stato arrestato dai carabinieri di Parma. Casella si trovava nell’ospedale della città emiliana a causa di un malore che lo ha costretto al ricovero nel reparto di terapia intensiva. I carabinieri piantonano il reparto per evitare tentativi di fuga. Il latitante è accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso in omicidio premeditato e porto di arma da fuoco.

I militari parmigiani hanno agito su mandato della direzione antimafia di Napoli che ritiene Casella implicato in quattro omicidi di camorra in veste di organizzatore. Casella avrebbe armato e dato direttive al gruppo di fuoco autore delle uccisioni di Mario Scala, Anna Sodano, Gennaro Busiello e Giuseppe Schisa, tutti collaboratori di giustizia ‘eliminatì dal clan Sarno in agguati iniziati nel ’94 e conclusi nel 2002. Il clan Sarno, oggi sgominato dalle forze dell’ordine, aveva deciso l’eliminazione violenta degli affiliati che avevano deciso di collaborare con la magistratura.

Casella è arrivato a Parma mesi fa. Abitava in un appartamento nei pressi dell’ospedale Maggiore con la moglie. L’Arma ha arrestato, nel corso di un’operazione condotta sul territorio nazionale altri 14 affiliati del clan campano.

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