E’ durato poche ore il blocco dell‘aeroporto internazionale di Tripoli: la brigata armata irregolare “Al Awifa” ha preso il controllo della zona e tutti i voli in partenza sono stati annullati, mentre quelli in arrivo sono stati dirottati sullo scalo di Mitiga. L’inviato di Al Jazeera sul posto riferisce di carri armati e altri mezzi blindati schierati lungo le piste di atterraggio, che impediscono sia il decollo dei velivoli già presenti che l’atterraggio di quelli provenienti dal paese e dall’estero. L’agenzia di stampa libica Lana, riporta: “La situazione nell’aeroporto sta ritornando alla calma”. La notizia è stata conferma anche dalla tv araba Al Jazeera, secondo la quale “i miliziani hanno deciso di interrompere la protesta dopo un colloquio con il presidente del Cnt, Mustafa Abdel Jalil“.
A quanto riferiscono fonti locali di sicurezza si tratta di un’occupazione decisa per protestare contro la scomparsa di uno dei capi dei miliziani della città di al-Tarhuna, situata a 80 chilometri dalla capitale, dalla cui provengono gli uomini di “Al Awifa”, scomparso mentre si recava a Tripoli per incontrare i capi delle forze di sicurezza del governo libico. I miliziani dunque accusano direttamente il Comitato di liberazione nazionale (Cnt) di averlo ucciso o comunque di essere implicato nella scomparsa del loro leader.
Il capo della brigata Al Awfia, Abu Ujeila Al Habashi, due giorni fa era andato a Tripoli per consegnare all’esercito regolare alcuni carriarmati. Da allora non se ne è saputo più nulla. Le autorità militari libiche però negano di saperne alcunché. Il portavoce del Cnt, Mohammed al-Harizy, ha dichiarato che Al Habashi sarebbe stato rapito da ribelli armati sconosciuti mentre era in viaggio tra Tarhouna e Tripoli la scorsa notte.