Società

Rio+20, avremmo bisogno di un pianeta e mezzo

“Il mondo sta scoppiando. Non c’e’ più tempo. Dobbiamo cambiare rotta!” Se la terra potesse parlare, questo sarebbe il suo grido di dolore. Con queste parole che si conficcano nella testa, anche se con la voce suadente di Ilaria D’Amico, si apre il video realizzato da Oxfam Italia che sbarcherà a Rio +20, vertice Onu mondiale sullo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development) in calendario dal 20 al 22 giugno.

Elisa Bacciotti, 34 anni, laurea in Scienze Politiche, è una che non molla mai. Direttrice Campagne di Oxfam Italia, associazione no profit che lotta contro la povertà. Oxfam è candidata al Nobel per la Pace 2012 per la campagna “Control Arms”, grazie alla quale l’Onu ha cominciato a lavorare al primo trattato mondiale sul commercio delle armi. Il “Global Journal”  l’ha riconosciuta al terzo posto tra le 100 Ong migliori al mondo per efficacia nel raggiungimento di obiettivi e innovazione nella programmazione delle attività. Lo Spot “coltiva la tua idea” (ma coltiva anche la vita, la speranza…) vuole costruire un mondo dove tutti abbiano da mangiare a sufficienza. Sempre. Perché domani saremo 9 miliardi sulla terra che rischia di soffocare. E oggi una persona su 7 ancora si addormenta a stomaco vuoto.

Ma la vera pressione cui è sottoposto il nostro pianeta è l’eccessivo sfruttamento delle risorse da parte di un misero 10% della popolazione ricca ( e questo non ci stancheremo mai di ripeterlo!), cui vanno aggiunte le aspirazioni di una classe media in rapida crescita che cerca di imitare stili di vita insostenibili. E’ come se avessimo bisogno di un pianeta e mezzo. Entro il 2050 ce ne vorranno almeno due. Consumiamo troppo e la Terra (una sola) ci sta stretta. Da Oxfam parte anche una campagna di sensibilizzazione che coinvolge le donne nel Sud del Mondo perché abbiano maggiori diritti. Per stare meglio tutti. “Se le donne avessero lo stesso accesso alla terra e al credito che hanno gli uomini, nel mondo ci sarebbero centinaia di milioni di affamati in meno”, chiarisce subito la Bacciotti.

Cosa ha in programma di fare a favore delle donne?

Semplificare la loro vita!  Il nostro social network sullaboccaditutti.oxfamitalia.org è un luogo di scambio per consigli, spunti e idee pratiche e divertenti. In Italia, siamo messe maluccio.

Perché, secondo lei, le donne che fanno carriera sono ancora una rarità?

Non sono abbastanza ascoltate e valorizzate. Le donne sono giocatrici di squadra e il loro contributo non viene preso in conto in un modello di carriera che in molti casi premia ancora il ruolo del solista piuttosto che quello del regista.

Crede che ci sia bisogno di più quote rosa?

Per aumentare il numero di donne manager sarebbe più utile puntare su servizi che facilitino la gestione della vita familiare e lavorativa: congedi, telelavoro, voucher per servizi di babysitteraggio o per la cura degli anziani. Molte più donne potrebbero investire sul lavoro se potessero contare su maggiori aiuti a casa.

Quali sono le donne che ammira di più?

Quelle che, ogni giorno, fanno il miracolo di far quadrare famiglia e lavoro. Come la mia prof. di francese del liceo, la quale mi ha insegnato che impegno e rigore possono convivere con la creatività. Vent’anni dopo il primo Summit Mondiale sull’Ambiente il Vertice Rio +20 è una grande occasione globale (si spera non solo auto-celebrativa) in cui governi, imprese, società civile discuteranno su come attuare, oltre la crisi, un futuro di prosperità e benessere per tutti, in un mondo di risorse non infinite e di limiti naturali. Speriamo che non la sprechino.

P.S. Comunque, un 5×1000 a Oxfam Italia si può dare, o no?

di Januaria Piromallo