Ultima puntata per Servizio pubblico che questa sera chiude la sua prima stagione con la 27esima puntata dal titolo “Lascia o raddoppia?”. Nato come “atto di rivolta contro il degrado della tv generalista occupata dai partiti” e contro le censure, il programma multipiattaforma di Michele Santoro si appresta a chiudere questo anno proprio mentre la televisione pubblica, le nomine e le autorità che la riguardano sono ancora ostaggio della politica. Ieri infatti sono stati nominati i membri dell’autorità garante per le comunicazioni (Agcom) sui quali i partiti si erano accordati nei giorni precedenti al voto in aula. Una vera e propria spartizione selvaggia delle poltrone, che non ha tenuto conto dei criteri di trasparenza, indipendenza e competenza richiesti dai regolamenti delle authority.
Questa sera si parlerà di crisi della tv, dagli ascolti alla pubblicità, per capire se la frantumazione dell’offerta televisiva corrispa alla crisi del quadro politico. All’inizio della stagione Michele Santoro aveva annunciato di “lavorare per estendere questa rivolta, per trasformarla in rivoluzione” e questa sera chiederà ai 100mila sottoscrittori che hanno finanziato la trasmissione (contributo minimo, dieci euro) se intendono “lasciare o raddoppiare” per la nuova stagione della trasmissione. Ospiti della serata saranno Paolo Bonolis, il direttore di Rcs Libri Paolo Mieli, il direttore del Fatto quotidiano Antonio Padellaro, il direttore di Rai 4 Carlo Freccero, Vittorio Sgarbi, la giornalista Luisella Costamagna, gli attori Massimo Ghini, Claudio Santamaria e Neri Marcorè.
Come ogni giovedì anche questa sera la trasmissione condotta da Michele Santoro sarà visibile dalle 21 su una multipiattaforma web-tv che include Cielo (canale 26 del digitale terrestre), una rete di televisioni territoriali, Sky Tg24 (canali 504 e tasto active dei canali 500 e 100). Diretta streaming sul sito dello stesso programma serviziopubblico.it, Corriere.it e il Fattoquotidiano.it, e su YouTube, oltre che sulla pagina Facebook del programma. Sarà anche possibile ascoltare la puntata sulle frequenze di Radio Radicale.