Ed è subito violenza, razzismo e idiozia. Euro2012 è appena cominciato e già gli episodi d’intolleranza superano il numero di partite giocate: cori razzisti verso i giocatori di colore durante gli allenamenti dell’Olanda a Cracovia; boati e versi di scimmia allo stadio di Breslavia nei confronti di un giocatore ceco di origine etiope durante il match tra Russia e Repubblica Ceca; sempre durante la stessa partita, la furia degli hooligan russi scatenati contro gli steward polacchi all’interno dello stadio. Per non parlare dei deliranti insulti all’indirizzo di Balotelli apparsi su un sito internet neonazista italiano. Benvenuti a Euro2012. Alla faccia delle dichiarazioni di fermezza della Uefa, che ha dimostrato per l’ennesima volta di non essere nei fatti all’altezza delle sue parole.
Perché il tutto era stato ampiamente previsto e documentato. Un reportage della trasmissione Panorama della BBC, girato nei due mesi precedenti la manifestazione e trasmesso la settimana scorsa, ha illustrato chiaramente la situazione. Tra bandiere con croci uncinate, saluti romani, cori razzisti e antisemiti, spedizioni punitive contro le minoranze etniche, le curve polacche e ucraine sono state presentate come il focolaio dei peggiori rigurgiti neonazisti. Subito politici e autorità dei due paesi hanno respinto sdegnati ogni accusa: negando su tutta la linea (Oleh Voloshyn, portavoce del ministero degli esteri ucraino, ha parlato di ”fantasie”) o circoscrivendo il fenomeno a sparute minoranze (“una rarità” per il primo ministro polacco Donald Tusk).
Eppure, neanche il tempo di tirare il calcio d’inizio della partita inaugurale tra Polonia e Grecia, che la peggio gioventù polacca è entrata in azione. E’ successo giovedì a Cracovia dove l’Olanda stava disputando un allenamento a porte aperte allo stadio del Wisla. Una decina di tifosi del Wisla ha cominciato a ululare e fare versi delle scimmie nei confronti dei ‘colored’ della squadra olandese, tanto che il ct Van Marwijk ha dovuto prendere i suoi e portarli ad allenarsi dalla parte opposta del campo. “Almeno adesso sappiamo cosa aspettarci” ha commentato il tecnico olandese, mentre il capitano degli ‘orange’ Van Bommel ha auspicato: “Speriamo che la Uefa si sturi le orecchie”. Ma evidentemente non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.
E così venerdì sera allo stadio di Breslavia durante la partita tra Russia e Repubblica Ceca, la seconda del torneo, a festa d’inaugurazione appena terminata, si sono ascoltati di nuovo boati e versi scimmieschi ogni volta che il difensore ceco di padre etiope Gebre Selassie toccava il pallone. “Alla prima avvisaglia di cori razzisti fermeremo la partita” aveva assicurato la Uefa, senza poi intervenire minimamente una volta che questi episodi si sono verificati.
Ma non c’è solo il razzismo, durante la stessa partita un gruppo di hooligans russi ha cominciato a malmenare impunemente degli steward polacchi con calci e pugni all’interno dello stadio. Le immagini sono impressionanti, e a lasciare basiti è anche la totale assenza di forze dell’ordine nella zona.
E pensare che, per mostrare i muscoli agli hooligan inglesi, sull’edizione in lingua inglese del quotidiano locale Krakow Post, la cui sede è a pochi metri dal ritiro dell’Inghilterra a Cracovia, era appena uscito un lungo articolo nel quale si magnificava la geometrica potenza delle forze speciali antisommossa polacche: fucili a pallettoni di plastica e pistole con proiettili a 9 millimetri pronte a uccidere; cannoni spara acqua e cannoni a ultrasuoni per rendere inoffensivi i violenti; cani addestrati a mordere gli hooligan nei testicoli. “I genitori dei nostri ragazzi si sono allenati contro i carri armati sovietici – strillava il Krakow Post – non saranno certo due seggiolini divelti allo stadio a spaventarli”. Eppure le camice nere della polizia polacca si sono ben guardate bene dall’intervenire contro la furia russa appena questa è entrata in azione.
Ma la vigliaccheria corre soprattutto sulla rete. Sul forum italiano del sito Stormfront – la cui ispirazione è la propaganda della supremazia bianca – è apparso un eloquente topic dal titolo: “I genitori adottivi del negro Balotelli: EBREI”. E i commenti dei frequentatori del sito sono stati del tenore: “A quanto pare gli ebrei fanno di tutto per riempirci di negri! li adottano anche!”, “Lo scemo del villaggio potrebbe chiedere di giocare nella nazionale di Israele, ci libereremmo del personaggio una volta per tutte”. E dulcis in fundo: “Ecco perché ad Auschwitz si sentiva a suo agio, come fosse casa sua”.