Dopo la tempesta di ieri torna una relativa la calma nelle piazze finanziarie del vecchio continente che aprono la giornata nella speranza di resistere in zona positiva, e oscillano fra piccoli guadagni e timide perdite. Pesano le preoccupazioni sulla crisi del debito, che ieri la Bce ha messo nero su bianco presentando il Financial stability review in cui ha definito come possibile l’aggravarsi della pressione sui titoli di stato.
Anche il differenziale fra Btp e Bund mostra ancora segni di tensione elevata: ieri ha toccato i 490 punti e ha chiuso a 475, mentre oggi ha aperto a quota 470 per poi, prima perdere qualche punto e portarsi a 467 punti e poi tornare sopra il livello di apertura a 473 punti (la punta massima di giornata è stata 479 punti). E’ dall’11 maggio che lo spread ha sfondato la soglia critica dei 400 punti, cosa che non accadeva da gennaio, quando si erano toccati i 530 punti. Poi la lunga discesa fino al 16 marzo, quandi l’indice ha raggiunto il minimo dell’anno a quota 278 punti.
Sull’andamento del mercato dei titoli di Stato c’è molta attesa dopo l’asta dei Bot di questa mattina. Il Tesoro ha collocato titoli per 6,5 miliardi di euro, anche se il rapporto fra domanda e offerta (bid to cover) è sceso a 1,73 contro l’1,79 di maggio. Il tasso è schizzato dal 2,34% di maggio al 3,972%, ai massimi di dicembre.
Intanto, Piazza Affari dopo aver oscillato fra le peggiori in Europa, chiude in ribasso allo 0,63 per cento sorpassata solo da Parigi, giù dello 0,76 per cento, mentre Francoforte lascia sul campo lo 0,47 per cento. Madrid conclude con un +0,92 per cento, mentre Atene, maglia rosa termina a 2,09 punti percentuali.
Anche la Germania torna ad attrarre gli investitori che chiedono più dell’offerta, dopo che i rendimenti per i suoi titoli si sono apprezzati. Oggi ha collocato sul mercato bund a 10 anni per 4,04 miliardi di euro, con rendimenti in lieve rialzo all’1,52% dall’1,47% del mese scorso. La domanda è stata pari a 5,81 miliardi di euro di bund rispetto ad una offerta iniziale del Tesoro tedesco di 5 miliardi.