L'agenzia Moody's ha tagliato il rating sul debito sovrano spagnolo da A3 a Baa3. Intanto, in vista del G20 ci sono stati colloqui telefonici fra il presidente dell'Unione europea, HermanVan Rompuy, il presidente francese, François Hollande e lo stesso Obama, dai quali è emersa una visione comune sulla gravità dell'attuale crisi economica
“L’agenzia Moody’s ha tagliato il rating sul debito sovrano spagnolo da A3 a Baa3 e prevede un ulteriore possibile declassamento al termine della sua riconsiderazione della situazione di Madrid al massimo entro tre mesi”, si legge nel testo della comunicazione dell’agenzia. Moody’s sottolinea che il taglio e’ conseguenza indiretta del prestito da 100 miliardi di dollari ottenuto dall’Eurogruppo per ricapitalizzare le sue banche, elemento che “aumentera’ ulteriormente il peso debito”, spagnolo.
Intanto, Obama chiede“più chiarezza ai leader europei sulle misure anticrisi prima del Consiglio Ue di fine giugno”: lo afferma un funzionario dell’amministrazione americana in vista del summit del G20. Gli Stati Uniti, infatti, non si aspettano grosse novità dal vertice di Los Cabos (19-20 giugno) in Messico. In particolare, specificano fonti dell’amministrazione Obama, non si attendono che i leader europei annuncino significativi progressi sulle misure per la crisi dell’eurozona.
Il presidente Barack Obama, dice il portavoce della Casa Bianca Jay Carney è convinto che la Grecia debba restare nell’euro. Atene fuori dalla moneta unica aprirebbe, secondo il presidente degli Stati Uniti, “circostanze peggiori”. In vista del G20 che si terrà in Messico lunedì e martedì prossimi, oggi ci sono stati colloqui telefonici fra il presidente dell’Unione europea, HermanVan Rompuy, il presidente francese, François Hollande e lo stesso Obama, dai quali è emersa una visione comune sulla gravità dell’attuale crisi economica. Il giro di telefonate è stato voluto dallo stesso presidente degli Stati Uniti, per pianificare l’agenda del forum dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali.
Gli Stati Uniti hanno voluto intensificare le loro pressioni sul Vecchio continente affinchè risolva “con urgenza” la crisi dell’eurozona, le cui conseguenze pesano sull’economia americana creando difficoltà maggiori alla rielezione dell’attuale presidente. L’appuntamento dell G20 di Los Cabos sarà quindi l’occasione, secondo il portavoce Usa Carney, di dare il via a “passi importanti per rafforzare la crescita”.
Riguardo i colloqui telefonici fra i presidenti di Europa, Francia e Stati Uniti è intervenuto anche il segretario del Pdl Angiolino Alfano che a margine dell’iniziativa Fareitalia commenta: “Assistiamo a un certo interventismo da parte di Obama che chiama i leader europei, poiché l’economia europea può trascinare quella americana verso il declino. E quindi verso il declino dell’intero Occidente. Un rischio che l’Europa corre”.