Meno sei alla maturità. E allora vai di super ripasso per la prova di italiano. Con un argomento al giorno magari capita pure di azzeccare la traccia. Analisi del testo, saggio breve, tema di storia e tema di attualità. Da che partire? Un suggerimento lo danno le ricorrenze. Allora, Pascoli è morto cent’anni fa, potrebbe uscire. E anche D’Annunzio è papabile, visto che all’esame manca da un bel po’. Poi, vediamo un po’, il 2012 è il ventennale della morte di Falcone e Borsellino: di stragi di mafia se ne parla tanto anche oggi. E sui giornali c’è sempre il Vaticano, con tutti quegli scandali: toh guarda, il Concilio Vaticano II è iniziato giusto giusto 50 anni fa. Personaggi famosi che sono venuti a mancare negli ultimi mesi? Osama Bin Laden e Gheddafi. Certo che scrivere di Steve Jobs sarebbe più intrigante.
In attesa del 20 giugno, sono i giorni del toto tema. Più di 400mila studenti distratti dai pronostici, oltre che concentrati sullo studio. I siti specializzati si sbizzarriscono nelle previsioni e tra gli autori più gettonati, oltre a Pascoli e D’Annunzio, c’è Calvino, che non esce da tempo. Ma il testo da analizzare, dopo la poesia di Ungaretti dell’anno scorso, potrebbe essere di Primo Levi: lui c’è già stato nel 2010, ma nel 2012 ricorre il 25esimo anniversario dalla morte e “in fondo Dante era uscito nel 2005 e nel 2007”, si legge su Studenti.it.
Poi bisogna pensare a saggio breve e articolo di giornale, la seconda tipologia di prova. Di solito è la più scelta: secondo una ricerca di Skuola.net sui dati del ministero, dal 2008 è stata preferita da oltre il 62% degli studenti. L’anno scorso la traccia più gettonata è stata il saggio di ambito socio-economico intitolato “Siamo quel che mangiamo?”, che tra i documenti da prendere per ispirazione ne riportava uno dell’Unesco sulla dieta mediterranea. Per la maturità 2012, si vocifera in Rete, gli argomenti possibili sono l’esperienza della guerra, il viaggio, il tema del ritorno alle origini, le figure femminili nella letteratura, l’inettitudine e la noia.
Altri spunti, poi, incrociano eventi degli ultimi mesi e quindi potrebbero essere oggetto anche del tema di attualità. Magari ci sarà da scrivere sui terremoti, a un anno dal sisma in Giappone e nei giorni in cui la terra trema in Emilia Romagna. Oppure, sempre a proposito di tragedie, potrebbe essere il momento dei naufragi: cent’anni fa capitava al Titanic per colpa di un iceberg e ora alla Costa Concordia, che a gennaio s’è schiantata contro uno scoglio dell’isola del Giglio. Alla scorsa maturità gli studenti hanno dovuto ragionare sul concetto di fama in relazione a tv e social media. Lo spunto era una frase di Andy Warhol (“nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti”). L’artista americano, quindi, lo si scarta? Macché, nel toto tracce resiste: è morto esattamente 25 anni fa.
Altre idee? Cavolo, la crisi: un tema sulla disoccupazione giovanile ci starebbe bene. E qualcosa sull’euro, visto che a dieci anni da quando ha iniziato a circolare sembra che sia lì lì per scomparire. Buona anche la Primavera araba: ci si infilerebbero Facebook e Twitter, che vanno di moda.
Resta il tema storico. A parte il Concilio Vaticano II nei pronostici non se ne parla. Ma che importa? Negli anni scorsi di Foibe, condizione della donna nel Novecento e Secolo breve secondo Eric J. Hobsbawm non ne ha scritto quasi nessuno. Quanto ripasso resta ancora da fare. Conviene farsi dare la carica dal discorso di Steve Jobs agli studenti di Stanford: “Siate affamati, siate folli”. Chissà non torni utile se la traccia su di lui esce per davvero.