Duplice omicidio a Campegine, centro di 5 mila abitanti a una ventina di chilometri da di Reggio Emilia. A fare fuoco dentro un bar, lo Snoopy, è stato Alessandro Rizzi, 71 anni, residente a Castelnovo di Sotto, a poca distanza dal luogo della sparatoria. In base alle prime ricostruzioni, affidate sia ai carabinieri che alla polizia, l’anziano è entrato nel locale intorno alle 16.30 e ha puntato una calibro 9 semi automatica contro un uomo nato nel 1969, colpito alla testa e morto all’istante. Si chiamava Fabio Artoni, faceva il rappresentante della Mineral Service e si trovava lì per ragioni di lavoro.
Appena conclusa la prima fase della sparatoria, mentre si diffondeva il panico tra i presenti che fuggivano, un avventore di Sant’Ilario è uscito dal bagno ed è stato raggiunto a sua volta da un proiettile alle gambe. È rimasto ferito e appena è stato possibile soccorrerlo è stato portato in codice rosso all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, dove si è in attesa di informazioni sulle sue condizioni.
Una volta sparato ai due, Rizzi è uscito dal locale barricandosi in auto, una Fiat Mito, ed è stato intercettato dalle pattuglie del nucleo radiomobile. A quel punto un militare che vive nello stesso paese dello sparatore e che lo conosce ha avviato una trattativa per convincerlo ad arrendersi. trattativa estesa poi anche ad altri appartenenti delle forze dell’ordine. Al termine Rizzi è stato convinto ad deporre l’arma, ma la vicenda si è rivelata tutt’altro che chiusa.
Nel veicolo, infatti, c’era un altro cadavere. È quello di una donna moldava, Alena Tyutyunnikova, 43 anni, che lavorava come badante in zona. Secondo le prime informazioni raccolte dagli investigatori, lei e il settantunenne si sarebbero frequentati per un po’ e in base ai rilievi effettuati sul posto la donna era stata assassinata da qualche ora quando Rizzi ha fatto irruzione nel bar di Campegine.
L’anziano, portato nella caserma dei carabinieri in stato di fermo, è stato interrogato subito dal pubblico ministero di turno, Maria Rita Pantani, che si era recata sul posto insieme al comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Giovanni Fichera, e al capo della squadra mobile di Reggio Emilia, Domenico De Iesu. Sul luogo della sparatoria è giunto anche il sindaco di Campegine, Paolo Cervi, eletto alle amministrative dello scorso maggio e alle prese con la seconda emergenza nel giro di un mese scarso, dopo le conseguenze del terremoto.
Al momento rimane da definire il movente, per quanto gli inquirenti non escludano che possa riguardare la relazione che esisteva tra Alessandro Rizzi e la donna dell’est europeo. Difficile al momento dire se la vittima, Fabio Artoni, sia stata casuale o se fosse stata designata perché l’anziano sospettava a torto o a ragione un legame tra lui e la badante straniera. Tuttavia gli inquirenti non escludono che il movente possa stare proprio qui e che il pensionato abbia agito in preda alla gelosia.