E’ un “errore” se i partiti che sostengono l’esecutivo interferiscono con l’azione di governo “per posizionarsi” nel dopo-Monti. E’ quanto ha affermato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenuto alla festa della Politica di Bagnacavallo per un dibattito su Leo Longanesi con l’ex segretario del Pd Walter Veltroni. A giudizio di Fini “si commette l’errore di interferire nell’azione di governo avendo come unico obiettivo quello di alzare bandiere identitarie e di parte”.

Poi un affondo sulla legge elettorale: “Il banco di prova della credibilità di una politica che si voglia candidare come capace di dare soluzioni è la legge elettorale”. A oggi, ha ricordato il presidente della Camera, “si discute, ma non c’è niente di scritto. Spero che nessuno dica che l’elettore non puo’ scegliere l’eletto, ma bisognera’ anche consentire al nostro ordinamento di non finire in una frammentazione simile a quella della Grecia, che rende impossibile governare”.

Il presidente della Camera ha commentato l’exploit del movimento fondato da Beppe Grillo: “Vedo un grande allarme per il Movimento 5 Stelle: è la riprova del grande malessere che c’è nel Paese. Ma, se la febbre è alta non possiamo prendercela con il termometro, ma dobbiamo cercare di capire qual è il motivo di questa febbre e mettere in campo delle misure per farla scendere”. 

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