Com’era avvenuto a Basiano (Mi) lo scorso 11 giugno, anche ai magazzini Ikea di Piacenza la trattativa sindacale è stata spezzata dall’intervento delle forze dell’ordine.
Verso le 8 di questa mattina, quando era attesa un’ispezione per verificare se quanto denunciato ieri dai lavoratori fosse vero (in particolare per i carichi ai quali sono sottoposti), sono intervenuti polizia e carabinieri in tenuta antisommossa per rimuovere il blocco dei cancelli. Non sono mancati momenti di tensione, visto che i facchini erano pronti a continuare lo sciopero a oltranza, supportati dal sindacato Si Cobas.
Ora i camion hanno ripreso a circolare mentre i lavoratori mantengono un presidio e davanti allo stabilimento si stanno svolgendo comizi e assemblee dalle quali si saprà la nuova strategia che adotteranno per continuare a trattare sui loro diritti.
Il negoziato, nel frattempo, si è arenato sulla rappresentatività dei 200 facchini, per la maggior parte stranieri, che operano nei magazzini della nota multinazionale svedese. Le cooperative, infatti – Cristal, San Martino ed Euroservice – non riconoscono i Si Cobas come interlocutore e vorrebbero trattare solo con Cgil, Cisl e Uil. I facchini, però, sono al 90 per cento iscritti al sindacato intercategoriale.
di Gianmarco Aimi