Il presidente del consiglio interverrà alle 15 nell'ambito della festa di Repubblica. Ma oramai a Bologna e in Emilia attorno all'arrivo del premier o del presidente della Repubblica c'è sempre aria di contestazione. Il sindaco Merola: "Chi danneggerà la città, pagherà di tasca propria"
Il divieto va a colpire prima di tutto i centri sociali, come il Tpo, che già da settimane avevano annunciato l’intenzione di protestare in piazza partendo da Piazza Maggiore e percorrendo via Indipendenza, arrivare all’Arena del Sole. Gli organizzatori avevano annunciato: “Vogliamo entrare in quel teatro ed attraversare liberamente la città”.
Oltre a loro, oggi, a gridare l’ “incostituzionalità” del divieto di manifestare anche i collettivi Cua, Cas, Asia, Santa Insolvenza, Bartleby e Vag61. Senza dimenticare che sarebbero dovuti scendere in piazza anche i sindacati di base, una rappresentanza del Pdl e soprattutto la Lega Nord.
Intanto durante la seduta del consiglio comunale il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha fatto leggere una nota ad uno dei suoi assessori dove si precisa che chi fará danni nel corso delle manifestazioni contro il premier Monti sarà identificato e costretto a pagare.
“Il consistente dispositivo di Forze di Polizia messo in campo per l’occasione costituisce, in sé, valido deterrente al fine di limitare le forme più estreme di protesta”, ha detto il sindaco. Inoltre: “sarà possibile avvalersi, allo stesso fine e come già validamente sperimentato in simili precedenti occasioni, delle immagini riprese dalle numerose telecamere presenti in zona del sistema comunale di videosorveglianza, gestito dal comando di Polizia municipale, che saranno messe a disposizione delle Forze dell’ordine, anche nella prospettiva delle eventuali azioni risarcitorie a carico dei responsabili”.