Il sindaco del Movimento 5 stelle ha scelto persone con competenze nel settore che vanno a occupare. Niente nomi di peso. Anche se ha reclutato come consulenti Loretta Napoleoni e Pierluigi Paoletti. A chi lo critica perché ancora non ha completato il lavoro dice che ha preso "il tempo necessario per una squadra che dovrà lavorare bene per i prossimi 5 anni"
Pizzarotti guarda già lontano, anche se i nomi che mancano ancora non sono certo per deleghe da poco. Welfare, Urbanistica e Cultura sono settori critici a Parma, e la squadra del Movimento 5 stelle ne ha piena consapevolezza. Per questo la scelta è forse ancora più spinosa delle altre. Per ora la ricetta utilizzata dal sindaco e dai suoi è quella di grandi nomi di consulenti internazionali esterni accostati a persone con competenze precise rispetto agli assessorati di riferimento, possibilmente scelti nel tessuto cittadino. “Anche se – specifica il sindaco – non è detto che i prossimi assessori siano tutti di Parma. L’importante è che conoscano la città e siano in sintonia con le nostre idee”.
Grandi uomini e piccoli uomini, cittadini che si mettono insieme per cambiare le cose: è questa la rivoluzione a Cinque stelle sbandierata in campagna elettorale, e che per Pizzarotti in parte è già cominciata. Perché mentre si attendono le ultime investiture, un pezzo della squadra è già al lavoro. Il primo a essere nominato, con l’innovativo sistema del videomessaggio su YouTube, è stato l’assessore a Bilancio e partecipate Gino Capelli, commercialista molto conosciuto a Parma per i suoi numerosi incarichi, tra cui quello di curatore fallimentare della società Jam Session Srl nel crac della Guru di Matteo Cambi e quello di amministrazione di società con nomina giudiziaria nell’ambito del dissesto Parmalat. Capelli è un esperto di buchi di bilancio e conti in rosso, e dunque dovrebbe sapersela cavare anche con gli 846 milioni di euro di debito che pesano sulle casse comunali.
Non meno importanti sono i volti dell’assessorato alle Attività produttive e turismo e di quello all’Ambiente e mobilità. Per rilanciare lo sviluppo e l’economia della città Pizzarotti ha scelto Cristiano Casa, responsabile commerciale dell’azienda Tecnoform ma soprattutto presidente di Centopercento Pmi, associazione che raggruppa un centinaio di medie-piccole imprese che nel 2009 si erano staccate da Apindustria perché contrarie alla fusione con il grande colosso dell’Unione parmense degli industriali. L’assessore Casa, che ha già rassegnato le dimissioni dal proprio incarico nell’associazione, da ex “dissidente” dovrà ora confrontarsi, al fianco di Pizzarotti e della sua giunta, con i “poteri forti della città”, a partire proprio dagli Industriali che vantano nei confronti del Comune debiti milionari.
All’Ambiente e mobilità c’è Gabriele Folli, volto noto della lotta all’inceneritore di Ugozzolo. Responsabile Marketing e comunicazione della ditta Ocme (che produce macchine per l’imbottigliamento di prodotti alimentari), Folli è un attivista dell’associazione Gestione corretta rifiuti. È stato lui a studiare insieme ad altri esperti nazionali l’alternativa al forno individuata con il sostegno dell’azienda olandese Van Gansewinkel. E ora, da assessore, assicura: “Abbiamo un piano per bloccare l’inceneritore”, anche se il vero problema da affrontare sarà quello di evitare la penale di 180 milioni di euro per l’uscita dal contratto con la multiutility Iren.
Per sé Pizzarotti terrà la delega al Personale e all’Informatica, settore in cui gioca in casa, mentre al suo braccio destro, il vicesindaco Nicoletta Paci, ha affidato la delicata delega alla Scuola, servizi educativi e rapporti con l’università. Libera professionista, la Paci si occupa di comunicazione e traduzioni, ha una formazione umanistica con specializzazione in lingue straniere ed è presidente del consiglio di istituto di un liceo cittadino. Certo, non una professionista della cattedra, ma Pizzarotti garantisce di averla scelta proprio per la sua “preparazione sul mondo della scuola, di cui da sempre si interessa”.
Sport e politiche giovanili saranno affare di un vero e proprio sportivo, l’assessore Giovanni Marani. A Parma è conosciutissimo nell’ambiente, visto che è stato pallavolista nella giovanile della Maxicono (e Cariparma poi) e ha ricoperto incarichi dirigenziali in squadre di volley locali. Ad oggi fa parte dell’associazione pallavolisti parmensi (Apapar), che ha fondato, e con cui organizza eventi sportivi. Una decisione, quella del sindaco, per certi versi nel segno della tradizione, perché prima di Marani la pallavolo aveva già prestato alle giunte precedenti assessori come Roberto Ghiretti (oggi consigliere di minoranza) e Carlo Alberto Cova.
A chi gli fa notare che non ci sono nomi di rilievo tra i primi componenti della giunta, Pizzarotti risponde deciso: “E a cosa servono i grandi nomi per la città? L’importante sono le competenze e la voglia di fare, gli esperti nazionali li abbiamo e ci aiuteranno dall’esterno”. Al lavoro ci sono già Loretta Napoleoni, economista di fama internazionale, Maurizio Pallante, esperto di tecnologie ambientali, e Pierluigi Paoletti, analista finanziario e presidente nazionale dell’associazione Arcipelago Scec. Nella squadra c’è anche Fabio Salviato, cofondatore e presidente di Banca Etica, e ad eccezione di lui, con cui non è ancora stato definito un accordo, tutti gli altri consulenti affiancheranno il sindaco gratis.
I motori del Movimento 5 stelle per ora si stanno ancora scaldando. Solo con la prossima settimana e la formazione definitiva della giunta la squadra di Pizzarotti potrà partire davvero.