Massimo Ghilardi, consigliere Pdl e laureato in scienze motorie, è stato nominato direttore generale dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia per chiamata diretta da Mariastella Gelmini. Una decisione denunciata da il Fatto quotidiano che ha scatenato molte critiche sul web. A cui l’ex ministro ha risposto via Facebook: “La regola vuole che un politico non risponda agli insulti – ha scritto – ma mi sono stancata di ricevere lezioni interessate, insulti pilotati e gratuiti da chi vuole dipingere una realtà che non esiste”. La Gelmini cerca di difendersi ricordando il curriculum del ‘nominato’ e ricorda che è stato “scelto dal presidente nominato dal ministro Profumo”.
“Massimo Ghilardi – prosegue-, laureato in scienze politiche (e in scienze motorie), esperienza manageriale presso diversi istituti di credito, tre anni al Miur come direttore di seconda fascia”. E spiega perché l’ha voluto al ministero: “Giacevano nel settore ricerca moltissime pratiche relative a progetti europei inevase. Si rischiava di restituire all’Europa molti denari a causa dei ritardi e anche in quel caso la responsabilità sarebbe stata mia”. Poi ricorda che voleva una “persona di fiducia” che “garantisse la velocizzazione delle pratiche”.
Contrariamente alle centinaia di commenti negativi comparsi in rete, sono poche le critiche al suo status su Facebook. Alcuni le ricordano la gaffe dell’inesistente tunnel italiano tra Ginevra e i laboratori del Gran Sasso: “A proposito, si dice che è stato proprio questo Sig. Dott. Prof. Massimo Ghilardi ad allenare i neutrini in vista della corsa verso Ginevra, corrisponde a verità o è solo gossip?”, osserva Pasquale che prosegue: “Come le ho scritto nell’altro post, anche io ho frequentato l’Isef e, se avesse bisogno di qualche vicepresidente, sarei a Vostra disposizione”. La maggior parte degli utenti concorda con il fastidio dell’ex ministro nei confronti degli insulti a seguito della nomina di Ghilardi. Offese che secondo Pietro sono relative allo “scotto di far parte di un partito di pezzenti malfattori”.