Dopo una giornata contrastata sulle Borse del Vecchio Continente a seguito delle elezioni in Grecia, oggi le piazze europee hanno visto un avvio positivo, una ricaduta e un ritorno ai guadagni. A Piazza Affari il Ftse Mib apre con un rialzo vicino al punto percentuale che prova a far dimenticare il tracollo di ieri quando ha chiuso maglia nera in europa, sotto di tre punti. Poi Milano passa in negativo con perdite vicine al mezzo punto percentuale e torna in forte rialzo con oltre tre punti di guadagno (superata solo da Atene che segna un + 3,76%), bene anche tutte le altre piazze europee, forse stimolate dall’annuncio della formazione di un governo in Grecia entro la sera. Per quanto riguarda il versante asiatico il Nikkei di Tokyo ha chiuso perdendo lo 0,75%. A Shanghai il Sse Composite perde lo 0,61% e l’Hang Seng di Hong Kong arretra dello 0,45%.
Sulla piazza milanese spicca il rialzo di Telecom Italia, in progresso del 4,83% a 0,705 euro, sulle indiscrezioni sulla trattativa per lo scorporo della rete fissa del gruppo di tlc. Bene anche Tenaris (+3,15%) e A2A (+1,58%), reduce dal calo di ieri. In calo i titoli del comparto bancario con Mps (-2,75%), Ubi Banca (-1,76%), Unicredit (-1,21%) e Intesa Sanpaolo (-0,46%). Fiat guadagna lo 0,39% e Fiat Industrial l’1,09%. Fra i titoli legati all’energia Eni sale dell’1,13% ed Enel dell’1,06%.
Lo spread fra Bund e Btp a 10 anni in apertura è leggermente sceso a a 457 punti, ma è salito immediatamente a quota 472, per poi tornare al livello di apertura. I Bonos spagnoli invece si attestano sui 574 punti base, sugli stessi valori della chiusura di ieri. Pesano i persistenti timori per la crisi delle banche spagnole, con il rendimento dei Bonos che ha superato la soglia critica del 7%. Dalla Spagna intanto fanno sapere che slitterà da fine luglio a settembre la pubblicazione della revisione approfondita commissionata dal governo spagnolo per valutare la somma necessaria a ricapitalizzare le banche iberiche. Lo riferisce una fonte della Banca di Spagna, specificando che un primo studio verrà reso pubblico il 21 giugno, come annunciato.Madrid ha comunque collocato 3,04 miliardidi titoli di Stato a 12 e 18 mesi, poco più del target massimo di 3 miliardi, ma ha dovuto offrire, rendimenti più alti. Sulla scadenza 12 mesi, il rendimento medio è salito al 5,074% dal 2,985% del’asta di maggio e su quella a 18 mesi il tasso è salito al 5,107% da 3,302% del mese scorso.
Ieri, l’iniziale impennata, le piazze europee sono rallentate vistosamente incapaci di trovare entusiasmo di fronte a quei dubbi persistenti che riguardano l’intero continente e che il voto ellenico non può certo cancellare con un colpo di spugna. In sintesi, la vittoria dei conservatori di Antonis Samaras ha aperto la strada alla probabile formazione di un governo “moderato” capace di intavolare una trattativa per una parziale revisione del patto di austerity. Numeri alla mano, Nea Demokratia e Pasok possono contare su 162 dei 300 seggi totali dell’assemblea legislativa, vale a dire che dovrebbero essere in grado di creare finalmente un esecutivo.