Rimini si ribella e – ormai risposta ogni speranza di novità positive – alza la polemica nei confronti del ministero per i mancati rinforzi delle forze dell’ordine quest’estate. Quando arriveranno (stanno già arrivando) le solite infornate di centinaia di migliaia di turisti a calcare la Riviera e quando i fronti caldi abusivismo commerciale-prostituzione faranno dannare. Più che altro, le istituzioni locali considerano “una vera e propria beffa” che gli agenti extra arrivino sul territorio il 9 luglio, esattamente il giorno successivo al weekend della Notte Rosa.
In un contesto in cui il nuovo prefetto Claudio Palomba ha già dovuto tenere a bada gli sfoghi del sindaco Andrea Gnassi, del presidente della Provincia Stefano Vitali e dei loro colleghi sia sulla ‘minaccia’ del Governo di riaccorpare Prefettura e Questura di Rimini a quelle dell’odiata Forlì sia sui fronti Imu e patto di stabilità (eclatante la riconsegna delle fasce tricolori da parte di una ventina di sindaci del centrosinistra locale lo scorso 28 maggio), le bordate contro lo “Stato centralista” proseguono.
Qualche giorno fa il questore di Rimini, Oreste Capocasa, ha detto ai sindacati che, per quanto riguarda la questura, sui 240 rinforzi circa previsti a livello nazionale arriveranno 82 unità aggiuntive contro le 86 dell’anno scorso: a differenza di qualche anno fa, quando i rinforzi arrivavano il 15 giugno e se andavano il 15 settembre, stazioneranno in città e dintorni solo dal 9 luglio al 25 agosto. “Una presenza inferiore di due settimane rispetto a quella dello scorso anno, a fronte di un servizio di polizia che già oggi è in emergenza”, ricorda il sindacato Silp-Cgil. Agli 82 si aggiungono 10 agenti di polizia stradale e 10 di polizia ferroviaria, per un totale Ps atteso pari a 102. Tenendo conto di Carabinieri e Guardia di Finanza in particolare, complessivamente come forze dell’ordine ci si dovrebbe attestare non molto oltre le 350 unità di rinforzo.
Anche la Notte Rosa dunque (il weekend in questione va dal 6 all’8 luglio) andrà affrontata con le forze attuali, sebbene il questore abbia già fatto sapere che è stato predisposto un piano sicurezza e che faranno capo ad una unità di crisi le pattuglie messe a disposizione dai vari comandi delle forze dell’ordine: carabinieri, guardia di finanza, polizia provinciale, guardia forestale, polizia municipale. Inoltre, nella stessa occasione dovrebbero prestare servizio una cinquantina di uomini del reparto mobile di Bologna.
Aldilà della Notte Rosa, è stata annunciata l’apertura dei commissariati di Bellaria e Riccione tutti i giorni dalle ore 8 alle 20 e il proseguimento del servizio “strade sicure” con l’affiancamento dei soldati dell’esercito. Completamente ‘dimenticati’ dal ministero, invece, i rinforzi per la polizia di frontiera dell’aeroporto di Rimini che invece sono stati indirizzati, con quattro unità, proprio all’aeroporto di Forlì, il cui gestore è oggi in liquidazione e il cui traffico passeggeri resta piuttosto contenuto. A sparare sul ministero ci ha già pensato la Provincia: “E’ sconsolante come ormai il ‘rito’ dei rinforzi inviati da Roma sia così ridotto nei numeri e nei tempi da configurarsi come una sorta di ‘toccata e fuga’ che fa a pugni con le legittime esigenze di un territorio come quello riminese, che oggettivamente meriterebbe una dotazione organica permanente molto più elevata”, ha sbottato l’assessore al Turismo Fabio Galli.
Per il Comune ricorre a toni analoghi il collega alla sicurezza, Jamil Sadegholvaad: “Non posso non dirmi scandalizzato per la questione dei rinforzi che, come oramai noto, pare che quest’anno arriveranno dopo la Notte Rosa. La Notte Rosa, lo dovrebbero sapere anche a Roma, porta in Riviera centinaia di migliaia di persone e far giungere i rinforzi dopo questo appuntamento è cosa veramente incomprensibile, un distacco dalle cose e dalla realtà”. Dunque, prosegue l’assessore, “spiace constatarlo e dover fare la grancassa retorica, ma ancora, e anche quest’anno, sull’ordine pubblico e la sicurezza per il Ministero Rimini vale come Isernia”. Sadegholvaad spedice “il più sincero ringraziamento” alle forze dell’ordine e al prefetto “per aver voluto quest’anno partire fin da subito nell’intercettare il fenomeno dell’abusivismo ‘a monte’ della spiaggia”.
E, rinforzi o non rinforzi, sulla prostituzione “ci abbiamo messo la faccia con un’ordinanza comunale per mettere a disposizione delle forze dell’ordine uno strumento per rendere più incisiva ed efficace l’azione quotidiana di contrasto a un fenomeno odioso, nel tentativo di supplire parzialmente alle lacune di una legislazione nazionale. Non demorderemo, tutt’altro. E continueremo a essere impegnati confidando che il lavoro puntuale del Comitato per la sicurezza coordinato dal Prefetto possa, anche su questo campo, produrre una svolta significativa”, conclude l’assessore.