Al leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, non basta che tra i nomi indicati per il prossimo cda della Rai ci sia anche quello del suo ex collega, il magistrato Gherardo Colombo. ”Sono orgoglioso dell’indicazione a favore di Colombo, vuol dire che la storia di Mani pulite continua. Lo abbraccio – dichiara in conferenza a Montecitorio -, ma anche lui poteva essere scelto in altro modo”. E aggiunge: ”Nessuna logica spartitoria. l’Idv non voterà il Cda se non si esaminano prima gli oltre 300 curricula arrivati e – spiega – il Pd indicando dei nomi nel metodo ha commesso un doppio errore: quello di accettare una spartizione lottizzatoria che darà al Pdl la possibilità di scegliere i suoi lanzichenecchi e l’errore di aver illuso i cittadini e i 300 candidati che stavolta la politica sarebbe rimasta fuori dalla Rai” di Manolo Lanaro
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