È stata dedicata interamente alle eccezioni procedurali e alla presentazione delle numerose richieste di costituzione di parte civile la prima udienza preliminare per il processo sul disastro ambientale nel Poligono sperimentale del Salto di Quirra (Pisq), nella zona sud-orientale della Sardegna. Alcune ore e il Gup del Tribunale di Lanusei, Nicola Clivio, ha aggiornato al 18 e 25 luglio le prossime sedute. In aula oggi, oltre ai venti indagati accusati a vario titolo di omissioni, abuso d’ufficio, favoreggiamento, falso ideologico e ostacolo all’accertamento del disastro ambientale, i numerosi avvocati che assistono i soggetti che hanno avanzato la richiesta di costituzione di parte civile.
Tra le quindici parti offese riconosciute nella richiesta di rinvio a giudizio del procuratore Domenico Fiordalisi, solo la Provincia di Cagliari e i comuni di Villagrande, Ulassai, Tertenia e Villaputzu, i cui territori sono interessati dalla presenza del poligono militare più grande d’Europa, hanno deciso di costituirsi parte civile, mentre i ministeri dell’Ambiente e della Difesa così come la Regione Sardegna, la Provincia dell’Ogliastra e altre sei amministrazioni comunali interessate hanno preferito non farlo.
VIDEO – IL PM FIORDALISI RACCONTA L’INCHIESTA SU QUIRRA
Tra chi ha richiesto di essere ammesso come parte civile, anche il comitato Gettiamo le Basi, da sempre in prima linea contro la presenza dei poligoni militari in Sardegna, la Coldiretti, Legambiente, il movimento politico indipendentista Sardigna Natzione, e diversi singoli cittadini, tra quali un militare e quindici pastori di Perdasdefogu, il piccolo centro dove insistono le principali strutture logistiche del poligono. In molti hanno evidenziato polemicamente l’assenza tra le parti civili dei Ministeri e della Regione Sardegna. “Stupisce davvero questa assenza – ha sottolineato l’avvocato Giacomo Doglio che insieme al collega Roberto Peara assiste alcune persone nella costituzione di parte civile – considerato che gli interessi offesi sono quelle dell’ambiente, della salute e della pubblica incolumità”.
Il Gup Clivio avrà ora il compito, dopo il pronunciamento sulle eccezioni procedurali e le richieste di costituzione di parte civile, di verificare la fondatezza delle accuse della clamorosa inchiesta aperta nel gennaio del 2011 da Domenico Fiordalisi, inchiesta che vede indagati, a vario titolo e con diverse responsabilità, generali e comandanti della base di Quirra e del distaccamento a mare di San Lorenzo, tre membri di una commissione del ministero della Difesa, professori e tecnici universitari dell’ateneo di Siena, due chimici della Sgs spa Italia, il medico responsabile del poligono e il sindaco uscente di Perdasdefogu. Un’inchiesta senza precedenti che ha diviso e continua a dividere istituzioni e popolazione tra favorevoli e contrari al poligono e che sta cercando di fare luce, dopo oltre un decennio di denunce inascoltate, sugli effetti della cosiddetta Sindrome di Quirra.
Le polveri di guerra e le scorie di sperimentazioni civili e militari condotte all’interno della base, sono infatti indicate come la più probabile delle cause dei numerosi casi di tumore registrati tra allevatori che per decenni hanno portato al pascolo nei territori del poligono i propri animali, ma anche tra i militari che hanno operato nella base e i civili che vivono nei centri limitrofi. Anche se per ora stralciata, infatti, oltre alla parte di inchiesta andata oggi alla prima udienza preliminare che riguarda il disastro ambientale, esiste anche un filone di indagine per omicidio colposo. Proprio quella che aveva portato il magistrato ad avviare le indagini e decretare il sequestro dell’intero poligono per oltre sei mesi e la riesumazione di 18 salme di pastori deceduti negli anni passati. Salme che, all’analisi dei consulenti scientifici della Procura di Lanusei, hanno rivelato una presenza di torio radioattivo e altri metalli pesanti cancerogeni, metalli la cui presenza, ben oltre i limiti di legge, è stata riscontrata in alcune zone del poligono dove si trovano fonti che confluiscono in un ramo di acquedotto della zona.
Ambiente & Veleni
Poligono di Quirra, via al processo per disastro ambientale. Militari imputati
Prima udienza davanti al gup di Lanusei per l'avvelenamento del territorio intorno al poligono sardo. Tra i venti indagati, generali, professori universitari che negarono i pericoli e il sindaco di Perdasdefogu. Il pm Fiordalisi ha aperto anche un'inchiesta per omicidio colposo in relazione ai tanti casi di tumore
È stata dedicata interamente alle eccezioni procedurali e alla presentazione delle numerose richieste di costituzione di parte civile la prima udienza preliminare per il processo sul disastro ambientale nel Poligono sperimentale del Salto di Quirra (Pisq), nella zona sud-orientale della Sardegna. Alcune ore e il Gup del Tribunale di Lanusei, Nicola Clivio, ha aggiornato al 18 e 25 luglio le prossime sedute. In aula oggi, oltre ai venti indagati accusati a vario titolo di omissioni, abuso d’ufficio, favoreggiamento, falso ideologico e ostacolo all’accertamento del disastro ambientale, i numerosi avvocati che assistono i soggetti che hanno avanzato la richiesta di costituzione di parte civile.
Tra le quindici parti offese riconosciute nella richiesta di rinvio a giudizio del procuratore Domenico Fiordalisi, solo la Provincia di Cagliari e i comuni di Villagrande, Ulassai, Tertenia e Villaputzu, i cui territori sono interessati dalla presenza del poligono militare più grande d’Europa, hanno deciso di costituirsi parte civile, mentre i ministeri dell’Ambiente e della Difesa così come la Regione Sardegna, la Provincia dell’Ogliastra e altre sei amministrazioni comunali interessate hanno preferito non farlo.
VIDEO – IL PM FIORDALISI RACCONTA L’INCHIESTA SU QUIRRA
Tra chi ha richiesto di essere ammesso come parte civile, anche il comitato Gettiamo le Basi, da sempre in prima linea contro la presenza dei poligoni militari in Sardegna, la Coldiretti, Legambiente, il movimento politico indipendentista Sardigna Natzione, e diversi singoli cittadini, tra quali un militare e quindici pastori di Perdasdefogu, il piccolo centro dove insistono le principali strutture logistiche del poligono. In molti hanno evidenziato polemicamente l’assenza tra le parti civili dei Ministeri e della Regione Sardegna. “Stupisce davvero questa assenza – ha sottolineato l’avvocato Giacomo Doglio che insieme al collega Roberto Peara assiste alcune persone nella costituzione di parte civile – considerato che gli interessi offesi sono quelle dell’ambiente, della salute e della pubblica incolumità”.
Il Gup Clivio avrà ora il compito, dopo il pronunciamento sulle eccezioni procedurali e le richieste di costituzione di parte civile, di verificare la fondatezza delle accuse della clamorosa inchiesta aperta nel gennaio del 2011 da Domenico Fiordalisi, inchiesta che vede indagati, a vario titolo e con diverse responsabilità, generali e comandanti della base di Quirra e del distaccamento a mare di San Lorenzo, tre membri di una commissione del ministero della Difesa, professori e tecnici universitari dell’ateneo di Siena, due chimici della Sgs spa Italia, il medico responsabile del poligono e il sindaco uscente di Perdasdefogu. Un’inchiesta senza precedenti che ha diviso e continua a dividere istituzioni e popolazione tra favorevoli e contrari al poligono e che sta cercando di fare luce, dopo oltre un decennio di denunce inascoltate, sugli effetti della cosiddetta Sindrome di Quirra.
Le polveri di guerra e le scorie di sperimentazioni civili e militari condotte all’interno della base, sono infatti indicate come la più probabile delle cause dei numerosi casi di tumore registrati tra allevatori che per decenni hanno portato al pascolo nei territori del poligono i propri animali, ma anche tra i militari che hanno operato nella base e i civili che vivono nei centri limitrofi. Anche se per ora stralciata, infatti, oltre alla parte di inchiesta andata oggi alla prima udienza preliminare che riguarda il disastro ambientale, esiste anche un filone di indagine per omicidio colposo. Proprio quella che aveva portato il magistrato ad avviare le indagini e decretare il sequestro dell’intero poligono per oltre sei mesi e la riesumazione di 18 salme di pastori deceduti negli anni passati. Salme che, all’analisi dei consulenti scientifici della Procura di Lanusei, hanno rivelato una presenza di torio radioattivo e altri metalli pesanti cancerogeni, metalli la cui presenza, ben oltre i limiti di legge, è stata riscontrata in alcune zone del poligono dove si trovano fonti che confluiscono in un ramo di acquedotto della zona.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.