Prezzo della benzina alle stelle? Niente paura, compri un’auto Fiat e per tre anni il rifornimento lo fai a 1 euro al litro. Gran bello sconto quello promesso dalla pubblicità che in questi giorni è su giornali e tv. Solo che il messaggio è ingannevole e l’offerta non è per niente conveniente, almeno secondo l’associazione di consumatori Altroconsumo, che ha presentato un ricorso all’Antitrust per chiedere di sanzionare la casa torinese.

“Eh, quando la benzina costava l’equivalente di un euro al litro: bei tempi”, dice una voce fuori campo nei 30 secondi per la televisione. Intanto una serie di autocisterne va su una salita di montagna con impressi i prezzi in vertiginoso aumento dal 1999 in poi. Finché spuntano una Cinquecento, una Panda e una Bravo che trascinano verso valle cisterne con il prezzo scontato, mentre la voce assicura: “Da oggi con Fiat tutto cambia, la vita torna in discesa. Fiat riporta il prezzo a un euro e lo congela fino al 2015”. Qualcosa però non torna secondo Altroconsumo, visto che il prezzo in realtà non è bloccato per tre anni: all’acquisto della vettura nuova viene rilasciata una tessera valida fino al 2015 pre caricata con una certa quantità di litri di carburante, ma quando questi sono finiti lo sconto non vale più. E non è nemmeno troppo difficile consumare tutto il bonus in anticipo: per esempio se si acquista una Cinquecento, secondo i conti fatti dall’associazione di consumatori, i 1.200 litri totali della card consentirebbero di fare appena 6.275 chilometri all’anno (18.825 in tre), meno di quanto percorre un automobilista medio.

La promozione, poi, non sembra un grande affare. Secondo Altroconsumo i risparmi in tre anni vanno dai 960 euro per una Cinquecento ai 1.500 se si acquista una Bravo, meno dello sconto che un cliente può ottenere sul prezzo di listino con una trattativa in concessionaria, “anche considerando che il costo della benzina non scenda mai sotto l’1,80 euro al litro”. E visto che la promozione non è cumulabile con ulteriori sconti, l’offerta degli spot non conviene.

Inoltre la tessera non è utilizzabile in tutti i distributori, ma solo in quelli Ip. A questo e alle soglie massime di benzina a un euro la pubblicità fanno riferimento. “Ma sullo schermo le scritte compaiono per un tempo ridotto – accusa Marco Pierani, responsabile Relazioni esterne istituzionali di Altroconsumo – e nella versione cartacea hanno caratteri troppo piccoli. Così i consumatori non se ne accorgono e non sono messi nelle condizioni di fare una scelta informata”. Per questo Altroconsumo ha presentato all’Antitrust un ricorso per pratica commerciale scorretta. La richiesta è quella di bloccare gli spot e di sanzionare la Fiat, che rischia al massimo una multa di 500mila euro. “Non è molto per una società del genere – sostiene Pierani -. Le sanzioni dovrebbero essere commisurate al fatturato dell’azienda e al budget dell’operazione pubblicitaria”.

twitter: @gigi_gno

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