Passa a Palazzo Madama la modifica all'articolo 56 della Costituzione che prevede il taglio di più di 100 senatori. Ok anche sull'abbassamento dell'età per essere eletti all'Assemblea, si passa dai 25 anni ai 21. Hanno votato a favore Pdl, Pd, Udc, Idv, Coesione Nazionale e Api
Il Senato ha approvato il taglio del numero dei parlamentari, previsto nell’articolo 1 del disegno di legge sulle riforme costituzionali. Il numero dei deputati passa quindi da 630 a 508 (di cui 8 eletti all’estero), è stata abbassata anche l’età per essere eletti a Palazzo Madama, passando dai 25 anni precedenti ai 21.
L’Assemblea ha approvato l’articolo con 212 sì, 11 no e 27 astenuti. Hanno votato a favore Pdl, Pd, Udc, Idv, Coesione Nazionale e Api; la Lega si è astenuta. In dissenso dai rispettivi gruppi hanno votato contro l’articolo 1 i radicali Marco Perduca e Donatella Poretti, Luigi Li Gotti (Idv) e Mario Baldassarri (Api-Fli). Baldassarri ha sottolineato che “non si può votare un taglio dei parlamentari senza sapere nemmeno quale sia la legge elettorale”.
Nel dettaglio, la norma che riscrive l’articolo 56 della Costituzione, stabilisce inoltre che “sono eleggibili a deputato tutti gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno compiuto i 21 anni di età”. Il testo prosegue prevedendo che la ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni “fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione estero, si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall’ultimo censimento generale della popolazione per 500 e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei piu’ alti resti”.