I ladri hanno prima creato un diversivo sgonfiando un tendone della Protezione Civile, poi nel caos si sono intrufolati tra le tende lasciate incustodite da chi era corso fuori per vedere cos'era successo. Probabile la presenza di un palo all'interno del campo d'accoglienza che ha dato il segnale
Si tratta della prima vera azione organizzata di questo tipo. Se è vero infatti che fin dalla prima scossa del 20 maggio si sono registrati episodi di sciacallaggio, soprattutto tra gli edifici evacuati, è la prima volta che un gruppo di ladri decide di muoversi seguendo un piano. I balordi sono entrati nel campo probabilmente scavalcando la sbarra all’entrata. Subito dopo hanno sgonfiato il grosso tendone verde, dove durante la notte riposano i volontari della Protezione civile. Un diversivo che ha generato subito disordine e caos, e ha permesso loro di saccheggiare le tende. Complice anche il clima torrido di questi giorni, che ha spinto molti degli ospiti a cercare riparo nelle aree verdi, anche durante la notte.
Dall’alba i volontari della Protezione civile stanno lavorando insieme ai Carabinieri, per cercare di individuare i responsabili e per capire come difendersi nei prossimi giorni. Il sospetto è che i ladri siano stati aiutati da qualcuno all’interno del campo, che li ha accompagnati tra le tende facendo da palo. Gestito dalla colonna mobile della Protezione civile della Toscana, il capo di San Possidonio attualmente ospita circa 300 persone, in maggioranza famiglie di extracomunitari, che dopo le due scosse del 20 e del 29 sono rimaste senza un tetto.
Intanto si è ridotto il numero delle scosse di assestamento. Tra le 21.21 di ieri e le 10.38 di oggi, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ne ha registrate 6. La più forte alle 9.37 con magnitudo 2.2, ed epicentro compreso tra le città di Modena e Mantova.