“Renzi? Una figura minoritaria nel partito, ripete a pappagallo alcune ricette della destra, è fuori tempo massimo. Ma non credo andrebbe con Berlusconi, è lontano anche dal suo populismo”. Parole molto dure che, all’indirizzo del sindaco di Firenze Matteo Renzi, arrivano dal responsabile economico del suo stesso partito, il Pd, cioè Stefano Fassina. Fassina, intervistato alla Zanzara su Radio 24, va all’attacco: “Secondo le regole che ci sono ora non potrebbe nemmeno candidarsi alle primarie e un partito funziona con delle regole. Ma Bersani vincerà comunque a mani basse, perché fare il premier è qualcosa che non si improvvisa e Renzi non si capisce nemmeno cosa propone. L’unica cosa certa di Renzi è la sua data di nascita”. “Io a differenza sua – conclude Fassina – ho avuto una lunga esperienza professionale fuori dalla politica. Lui è un ex portaborse, diventato poi sindaco di Firenze per miracolo, per le divisioni interne al Pd fiorentino”.
La replica di Renzi è affidata una breve replica (con faccetta emoticon) su Twitter: “Domani mille amministratori a Firenze per proporre un’Italia più libera e più semplice. A chi insulta rispondiamo con un sorriso :-)”. “Ah, Fassina… – ha commentato Renzi alla riunione organizzativa per il “Big bang” – Bersani è più serio delle persone che lo circondano”.