Ebbene sì, ilfattoquotidiano.it oggi compie due anni. Tanti ne sono trascorsi da quel, per noi, intenso e drammatico 22 giugno 2010 in cui andammo online tra server che cadevano, migliaia di persone che tentavano inutilmente di connettersi al sito e dibattiti in Rete sulle nostre (effettive) incapacità tecniche. Da allora ne abbiamo fatta di strada.
I lettori ci hanno augurato buon vento, gli incidenti di percorso sono diminuiti di molto e la nostra comunità è cresciuta. Il nostro web giornale è diventato così una voce che ha saputo e potuto raccontare, spesso prima degli altri, cosa e perché stava cambiando in questo Paese. Un luogo dove, come promesso, sono sempre state pubblicate tutte le notizie che eravamo in grado di trovare e valutare. Dove si scrive quello che gli altri non dicono. Ma anche dove, quando ci si sbaglia, si chiede scusa e si ammette l’errore, e dove senza finzioni ci si confronta.
Per questo, nel corso dei mesi, abbiamo allargato, e stiamo ancora allargando, la nostra platea di blogger, ora giunta a quota 500. Siamo infatti convinti che sul web debba esistere un posto dove autori con opinioni, passioni e idee (non solo politiche) diverse tra loro possano fronteggiarsi per trovare (qualche volta) dei punti di vista in comune.
Tutto questo ovviamente non sarebbe stato possibile senza di voi, senza i lettori. È stata la Rete, o meglio sono stati i cittadini che nel 2009 abbonandosi prima ancora che fosse in edicola hanno permesso la nascita dell’edizione cartacea del Fatto Quotidiano. È stata la Rete a dirci coi numeri che la rotta che avevamo deciso di seguire era quella giusta. Nel luglio di due anni fa, secondo Google analytics, ci visitavano ogni giorno poco più di 120mila persone. Oggi sono 520mila. Con i visitatori unici mese che a maggio sono aumentati dell’89,33 per cento rispetto al 2011, passando da 4 milioni e 185mila a 7 milioni e 925mila.
Come direttore de ilfattoquotidiano.it devo però riconoscere di essere stato particolarmente fortunato. Accanto a me ho trovato una squadra di colleghi, grafici e tecnici, disposti a lavorare giorno e notte, dando sempre il meglio di sé, pur di stare al pari di siti più grandi e ricchi del nostro. La nostra società editoriale ha sempre supportato il progetto assieme al direttore de Il Fatto cartaceo, Antonio Padellaro. I collaboratori esterni, spesso giovanissimi, si sono comportati come consumati professionisti.
Così, mentre la nascente web-tv sta muovendo i suoi primi passi, in attesa di partire con i suoi primi nuovi format fra pochissime settimane, ci siamo ritrovati ad essere il primo canale italiano Youtube nella classifica dei giornali web, e secondi per numero di fan e di follower nelle classifiche news di Facebook e Twitter.
Certo, dobbiamo migliorare ancora. Nella gestione degli oltre 10.000 commenti che arrivano ogni giorno (prossimamente inaugureremo una nuova versione di Disqus che dovrebbe rendere la vita più facile a utenti e moderatori). Nella fattura degli articoli e nella profondità delle nostre inchieste: a volte l’esiguità delle forze non ci permette di pubblicare tutto quello che vorremmo e come vorremmo.
Essere ineccepibili nei contenuti, saper sempre separare i fatti dalle opinioni (che trovano spazio nei blog), saper essere comprensibili a tutti, deve ancora diventare il nostro standard.
Noi qui stiamo comunque lavorando per questo.
Il sogno di questo giornale online, del resto, lo conoscete. Poter un giorno vedercela testa a testa con le corazzate dell’informazione. Non per una questione economica o di concorrenza. Ma perché crediamo che il principio secondo cui bisogna conoscere per deliberare, sia il principio fondante di ogni democrazia. Perché pensiamo che chi fa il giornalista abbia il dovere di cercare di raggiungere più persone possibile. Perché siamo certi che una parte importante dei destini di questo paese si giocherà qui, sul web.
Ma questo, forse, sarà il futuro. Per ora solo grazie di essere stati con noi in questi lunghi, faticosi, esaltanti, 24 mesi.
Guardate la galleria fotografica dei primi piani più belli del secondo anno de ilfattoquotidiano.it:
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