E' stata l'agenzia France Press a contare i followers degli italiani. Il sito dell’agenzia ha censito e monitorato il seguito delle personalità della politica, del giornalismo e delle istituzioni utilizzatrici del social network in tutti i principali Paesi del mondo
Cinguettare che passione! E in Italia tra gli utenti di Twitter più seguiti ci sono personaggi diversi per storia e caratteristiche. Beppe Grillo, con 533 mila seguacì, è l’italiano, a ruota c’è lo scrittore Roberto Saviano che si piazza al secondo posto, la medaglia di bronzo l’agguanta il segretario del Pd Pier Luigi Bersani che completare il podio. Nella top ten dei “più influenti” sul social network, primo e unico componente del governo di Mario Monti è il ministro degli Esteri Giulio Terzi, decimo con circa 22 mila followers.
E’ stata l’agenzia France Press a contare i followers degli italiani. Il sito dell’agenzia ha censito e monitorato il seguito delle personalità della politica, del giornalismo e delle istituzioni utilizzatrici di Twitter in tutti i principali Paesi del mondo. Tra i primi dieci italiani ci sono anche il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, (oltre 118 mila seguaci), Pier Ferdinando Casini (circa 60 mila), Piero Fassino e Angelino Alfano, entrambi a circa 28 mila. Ci sono poi due giornalisti, il direttore de La Stampa, Mario Calabresi, e quello di Repubblica, Ezio Mauro, rispettivamente 43 mila e 40 mila seguaci .
Nello stilare la classifica però c’è stata una svista: “Conosciamo ed apprezziamo da tempo la professionalità dei giornalisti della France Presse a Roma. Sappiamo che non dipende certo da loro, ma qualcuno informi a Parigi che dopo Grillo e Saviano l’esponente politico più seguito in Italia su twitter si chiama Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia e leader di Sinistra Ecologia Libertà, con oltre 207 mila followers. Forse è il caso, per correttezza e rispetto della verità, di inserirlo nella classifica che l’Afp ha stilato sul proprio sito internet” fa sapere l’ufficio stampa di Sinistra Ecologia Libertà.
Il sociale network in Italia si sveglia la sera, tra le 19 e le 21, con la massima concentrazione di “cinguettii”; il giorno preferito è il lunedì mentre si riposa il sabato secondo, invece, una ricerca compiuta dalla società Blogmeter su 31,5 milioni di tweet inviati. Nelle tre settimane in cui sono stati esaminati i messaggi degli utenti italiani, in particolare è emerso che il 28% dei tweet ha un link, cioè un rimando a una pagina web, il 23% contiene un “hashtag”, ossia una “parola chiave” preceduta dal cancelletto che facilita la ricerca, il 18% rappresenta un “retweet”, cioè ricopiano quanto scritto da un altro utente, e il 5% è geolocalizzato, contiene cioè il riferimento al luogo da cui si twitta. Il software di analisi semantica ha anche tracciato l’evoluzione e il cambiamento delle emozioni degli utenti. Poco più di un terzo dei messaggi contiene un’espressione emotiva, che emerge soprattutto in occasione di eventi particolari.