E durato sei ore l'interrogatorio dell'ex tesoriere della Margherita in carcere da tre giorni. In serata i suoi legali hanno fatto sapere che "il nostro assistito ha detto ai magistrati come funzionava il sistema"
“Tutti gli investimenti immobiliari che ho fatto dal 2007 in poi li ho fatti per conto della corrente rutelliana, c’era un preciso patto fiduciario”. Questo uno dei passaggi del lungo interrogatorio del senatore Luigi Lusi oggi davanti al gip durato oltre sette ore. ”Ha detto ai magistrati come funzionava il sistema. Sarà ora la Procura a fare i dovuti riscontri”. Lo hanno detto gli avvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono, difensori dell’ex tesoriere della Margherita al termine del lungo interrogatorio di garanzia tenutosi nel carcere di Rebibbia. Alla domanda se il parlamentare abbia chiamato in causa altri personaggi politici, i due penalisti, invocando la riservatezza dell’atto istruttorio eseguito, si sono limitati a rispondere: “Non confermiamo e non smentiamo”. “L’interrogatorio – hanno aggiunto – è stato completo, Lusi ha risposto a tutte le domande ed è sereno”. Al gip Simonetta D’Alessandro, magistrato che aveva emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, Lusi ha consegnato anche una documentazione che si era portato direttamente a Rebibbia quando si è costituito. E’ slittata, infine, alla prossima settimana la presentazione dell’istanza di revoca della misura cautelare che i difensori, in un primo momento avevano in animo di fare in giornata.
Un interrogatorio che potrebbe segnare uno spartiacque nell’inchiesta della procura capitolina. Luigi Lusi, in carcere da tre giorni, aveva infatti lasciato intendere, nei giorni scorsi tramite i suoi avvocati, che oggi sarebbe stato il ‘momento della verità. Della sua verita”. I penalisti dell’ex tesoriere della Margherita avevano anche aggiunto che il loro assistito avrebbe fornito oggi tutti i particolari a sua conoscenza sulla sottrazione di fondi dalle casse del partito per chiamare così in causa altri soggetti. “Luigi Lusi è sereno e tranquillo, pronto a raccontare la sua verità”. L’ex tesoriere della Margherita è detenuto con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita.
La procura di Roma contesta al senatore l’illecita appropriazione di 25 milioni di euro. Ad ascoltare il senatore il gip Simonetta D’Alessandro, il procuratore aggiunto Alberto Caperna ed il sostituto Stefano Pesci, questi ultimi titolari dell’inchiesta giudiziaria. Al termine dell’interrogatorio i difensori di Lusi, presenteranno al gip un’istanza per sollecitare la remissione in libertà del proprio assistito o, in subordine, la concessione degli arresti domiciliari. Del resto gli avvocati già ieri avevano sottolineato che “gli atti processuali a suo carico sono ormai arcinoti, sta a lui decidere quanto intende stare in carcere. Ma molto dipende anche da quanto la procura ha voglia di starlo ad ascoltare. Lusi può dire a chi ha dato i soldi non che uso sia stato fatto di quelle somme. Non ha ovviamente tutte le prove lui può raccontare quello che sa, ma il resto lo deve accertare la magistratura se ne ha voglia”.
E mentre si attendono le rivelazioni dell’ex tesoriere della Margherita, i commenti politici non mancano. “E’ bene che Lusi dica tutto quello che sa, davvero tutto, e faccia chiarezza. Il fatto che abbia aspettato di essere arrestato per farlo è un pò triste. Ma io ora spero che dica tutto quello che deve dire”, ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, a margine dei lavori del ‘Big Bang. Italia Obiettivo Comunè, l’assemblea di mille amministratori locali al Palazzo dei Congressi. Mentre per il segretario nazionale de ‘La Destra Francesco Storace, “se canta ‘Lusignolò, se dice la verità farà molto male alla sinistra”. “E’ giusto che Lusi sia in galera – ha aggiunto – ma è ingiusto che ci sia da solo. Pochi possono credere alla favola che abbia fatto tutto da solo”.