Fa piacere vedere in prima pagina su Le Monde di oggi il nostro presidente del Consiglio. Forse ci siamo dimenticati troppo in fretta che fino a qualche mese fa Silvio B. conquistava le cover dei quotidiani stranieri solo per qualche sgradevole e inopportuna battuta. Nell’intervista concessa a sei quotidiani europei (per l’Italia, La Stampa) in occasione dell’incontro di ieri a Roma con Merkel, Hollande e Rajoy – preparatorio al vertice europeo del 28 e 29 giugno – Mario Monti si rivolge a un ipotetico signor Müller, il tedesco medio preoccupato di dover pagare per tutti, invitandolo a rilassarsi: “L’hanno convinta che lei mantiene, con i suoi sforzi, lo stile di vita eccessivo degli italiani. Non è vero. L’Italia non ha ricevuto alcun finanziamento e io non ve ne chiederò”.
L’Italia contribuisce per il 19,2 per cento al Fondo europeo di stabilità finanziaria, il cosiddetto fondo salva-stati (la Germania con il 29,1 per cento, la Francia con il 21,8); non ha mai chiesto prestiti, ma ne ha accordati molti e ogni giorno aiuta gli altri paesi pagando tassi d’interesse elevati sui mercati. Il deficit pubblico italiano a fine 2012, secondo le previsioni della Commissione europea, equivarrà al 2 per cento del Pil, mentre quello della Francia sarà del 4,5 per cento e la media dell’Ue si attesterà al 3,6 per cento. Monti si è detto sicuro che, dopo due birre bevute insieme, lui e Herr Müller si capiranno benissimo. Non so quanto l’affermazione che gli italiani stiano imparando dai tedeschi la cultura del rigore possa suonare convincente alle orecchie di un abitante di Amburgo o Stoccarda. Certo molto di più che la surreale sparata del cavaliere di scacciare la Germania dall’euro!