Due immigrati clandestini morti e tre in coma sul traghetto Superfast proveniente dalla Grecia e attraccato allo scalo di Ancona nel pomeriggio, intorno alle 17.30. A bordo sono stati trovati 18 clandestini, dei quali appunto 2 morti e 3 in coma. Sul posto stanno intervenendo i mezzi del 118 e le ambulanze della Croce Gialla impegnate nei soccorsi. Presenti anche gli agenti della polizia di frontiera. Le operazioni sono tuttora in corso. Sembrerebbe si tratti di cittadini pakistani ma accertamenti sull’esatta nazionalità sono in corso da parte della polizia di Frontiera. I clandestini, stando alle prime informazioni, sono stati trovati nascosti sotto alcuni Tir e autobus all’interno del garage del traghetto. A causare il decesso dei due e a ridurre in coma gli altri tre, potrebbe essere stata l’elevata temperatura causata non solo dal clima ma anche dai motori della nave che, lavorando proprio nei pressi del garage, hanno sprigionato ulteriore calore.
Nel frattempo, da sud-ovest e da sud-est continuano gli sbarchi di migranti. Complici bel tempo e mare calmo. In otto, probabilmente tunisini, sono stati soccorsi a largo di Pantelleria, mentre altri 66 sono stati intercettati vicino a Barletta. Qui sono state fermate 4 persone, sospettate di essere gli scafisti. Poi altri 33 sono stati intercettati nei pressi di Catanzaro A questo si aggiunge un episodio di tensione avvenuto in un centro di accoglienza ad Enna: è scoppiata una rissa e in tre sono rimasti feriti.
Pantelleria. Otto naufraghi di probabile nazionalità tunisina a bordo di un gommone alla deriva sono stati soccorsi alle 7 dal pattugliatore Sirio della Marina Militare a circa 30 miglia a sud di Pantelleria. I marinai italiani hanno prestato immediatamente le prima assistenza e hanno trasferito a Pantelleria con l’elicottero uno dei naufraghi, che necessitava di assistenza sanitaria ospedaliera. Le operazioni di ricerca erano partite ieri in serata dopo una segnalazione giunta al centro di ricerca e soccorso della Guardia Costiera di Palermo che ha richiesto l’intervento in alto mare di un’unità della Marina Militare. Il pattugliatore Sirio è al comando del Capitano di Fregata Francesco Loiero.
Barletta. Nel corso della notte, al largo di Barletta, imbarcazioni della Guardia di Finanza hanno fermato un peschereccio egiziano con 66 migranti extracomunitari a bordo. Ieri, durante i pattugliamenti nel Canale d’Otranto, un guardacoste delle fiamme gialle di Taranto aveva avvistato un peschereccio, di 25 metri, con caratteri arabi, in navigazione verso le coste italiane. Il peschereccio è stato monitorato sino a nord di Bari, a circa 70 miglia dalla costa, dove si era fermato per la notte. Verso la mezzanotte a circa 3 miglia al largo di Barletta, la Finanza ha bloccato il peschereccio con la copertura aerea di un elicottero. I 66 immigrati, tra cui 2 donne ed alcuni minori, sono probabilmente di nazionalità egiziana e somala.
Giunti nel porto di Bari sono state effettuate le operazioni di identificazione dei migranti, tutti in buone condizioni di salute ma provati dalla lunga permanenza in mare. I militari delle fiamme gialle hanno individuato i quattro presunti scafisti e li hanno arrestati.
Catanzaro. Una trentina di immigrati, per i quali sono in corso le operazioni di identificazione ma che sarebbero di diverse nazionalità, sono sbarcati stamani lungo le coste del Soveratese, in provincia di Catanzaro. Secondo quanto si è appreso, l’imbarcazione sulla quale viaggiavano è stata intercettata in mare, tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria. A quel punto, una motovedetta della sezione operativa navale di Roccella Ionica ha provato ad avvicinare l’imbarcazione, evitando possibili collusioni, fino a quando la stessa si è arenata sulla spiaggia nei pressi di Sant’Andrea sullo Jonio. Gli immigrati sono, quindi, stati soccorsi e sarebbero tutti in discrete condizioni di salute.
Enna. Tensione invece nel centro di accoglienza per richiedenti asilo di Enna. Un uomo è rimasto ferito e due poliziotti sono stati aggrediti nel corso di una violenta rissa. Arrestati due nigeriani, di 24 e 27 anni, per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Armati di una tavola da carpenteria e di una sedia, hanno colpito un connazionale, hanno poi infierito contro di lui con calci e pugni, lo hanno persino morso all’ascella e gli hanno fratturato un dito. Per il malcapitato una prognosi di trenta giorni per un trauma all’emicostato e per la frattura della falange. Minacciati pesantemente anche gli agenti. I due nigeriani, bloccati, sono stati rinchiusi nella casa circondariale di Enna.