Solito show sopra le righe tenuto da Vittorio Sgarbi negli studi del talk show politico “Agorà”, su Rai Tre. Il critico d’arte lancia dapprima le sue invettive contro il recente ok del Senato alla riduzione del numero dei deputati da 630 a 508: “E’ una notizia inesistente che non merita l’ultima pagina di un quotidiano, ma dovrebbe andare nel cesso. E’ una norma ridicola, insensata, balorda che, dovendo fare quattro passaggi, non passerà mai. E’ stata inventata solo per un senso di colpa perchè i parlamentari prendono troppi soldi”. Sgarbi rincara la dose, citando il caso Lusi: “E’ una falsificazione di un gruppo di parlamentari moribondi che hanno avuto anche il coraggio di votare l’arresto di Lusi. Certamente lui sarà anche colpevole, ma il Parlamento deve valutare il “fumus persecutionis”. La fuga era impossibile, così come la reiterazione del reato, e l’inquinamento delle prove era stato già fatto”. E lancia strali contro i giudici: “Quei delinquenti dei magistrati hanno voluto arrestare Lusi per ottenere il consenso patetico dei deputati. Il Parlamento non deve avere paura dei magistrati quando abusano del proprio potere”. Sgarbi si infervora anche su Grillo e Di Pietro: “Grillo si voleva iscrivere al PD, quindi è di appartenenza vicina alla sinistra. Grillo è un uomo di sinistra senza un’idea in zucca e che ha un non partito con il nome di un albergo con un non candidato. E’ identico a Di Pietro, è condannato per aver ucciso tre persone. Di Pietro invece non è di sinistra, ma sta a sinistra”. La furia dialettica del critico tracima irrimediabilmente. “Di Pietro è come Lusi, identico a Lusi” – urla Sgarbi -“Elio Veltri lo ha denunciato a Milano e a Roma perchè ha preso i soldi dei partiti per comprare case per sè. L’indagine è ferma. Perchè i magistrati non hanno ancora risposto alle denunce di Veltri?”. E nel finale sentenzia: “Renzi è un altro senza un’idea in zucca, come Di Pietro e Grillo. Sono dei depensanti, sono delle zucche vuote“.
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