Il 26 giugno 1983 con 6 colpi di pistola veniva freddato Bruno Caccia, allora Procuratore Capo della Repubblica di Torino. I mandati dell’omicidio erano legati alla ‘ndrangheta torinese, la famiglia Belfiore. La cascina nel torinese dove plausibilmente venne comandato l’assassinio del magistrato è stata confiscata e data in gestione al Gruppo Abele, che attraverso l’associazione Libera, organizza qui attività a favore dell’antimafia. Giancarlo Caselli ha inaugurato venerdì sera il festival Armonia (22,23 e 24 giugno), proprio nella ex cascina dei Belfiore oggi intitolata a Bruno Caccia e a sua moglie. Caselli ha ricordato che siamo si “un Paese con molti problemi di mafia, ma siamo anche il Paese dell’antimafia” di Cosimo Caridi
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