Sta montando un putiferio sui social network. Oggetto della rabbia degli utenti una vignetta a firma Valerio Marini apparsa sull’edizione di oggi della Gazzetta dello Sport a pagina 23. Nella vignetta è rappresentato Mario Balotelli in versione King Kong. Invece che uno scimmione abbarbicato all’Empire State Building c’è il giocatore della nazionale italiana aggrappato al Big Ben e al posto dei missili gli vengono tirati addosso palloni dal calcio. Perché non banane a questo punto, visto che si paragona uno dei pochi sportivi di colore italiani a uno scimmione? Hai voglia poi a stigmatizzare il razzismo a Euro 2012 o chiedere punizioni severe per chi negli stadi accoglie Balotelli con i versi della scimmia, come fa quotidianamente lo storico giornale sportivo italiano.
La vignetta ha suscitato indignazione fin dal primo mattino. Su twitter è partita una campagna in cui s’invitano gli utenti a smettere di seguire l’account della Gazzetta. C’è chi si chiede come mai certe “schifezze” non vengano controllate prima di essere pubblicate e chi giudica il disegno odierno come certe vecchie vignette “a difesa della razza” di cui si sperava di aver perso la memoria. Nei forum degli appassionati di calcio la gente chiede che il vignettista sia rimosso al più presto. Anche perché la vignetta fa anche poco ridere – segnalano gli utenti del social network – e questo per un autore satirico è veramente il peggio. Tutti insomma pretendono dal giornale e dalla sua direzione rosa delle scuse che, fino a questo momento, non sono ancora arrivate.
Ilfattoquotidiano.it ha chiesto spiegazioni a Luigi Garlando, prima firma della Gazzetta che da anni segue la nazionale italiana e che con Balotelli ha pubblicato un libro per ragazzi: “Buuu”, proprio per fare in modo che il pallone possa aiutare a dare un calcio al razzismo. “Posso esprimermi solo a titolo personale e allora ti dico che è una vignetta infelice e non riuscita – ci dice Garlando da Kiev – Certo, devo difendere il diritto di satira contro la censura, ma questo è stato proprio un brutto scivolone che non avrei mai voluto vedere sul mio giornale. Certe domande andrebbero fatte al direttore, che ne ha autorizzato la pubblicazione, io non l’avrei mai permesso”. Dato che la frittata è oramai fatta, quello che gli appassionati si aspettano è, come minimo, che domani qualcuno ai piani alti della Rosea prenda carta e penna per chiedere scusa. A Balotelli e ai lettori.
Ps: ilfattoquotidiano.it ha provato a chiedere spiegazioni in merito alla vignetta incriminata alla direzione della Gazzetta dello Sport per tutto il pomeriggio, ma non ha ricevuto alcuna risposta.