Cronaca

Vendita farmaci online, l’Antitrust chiude due siti. Ma funzionano ancora

Medicinali contro l'impotenza maschile e anche antidepressivi: si potevano trovare molti medicinali sulle pagine web a cui è stato inibito l'accesso. L'autorità garante: "Necessaria la presenza fisica del farmacista"

Al bando i siti Internet che vendono farmaci online. L’Antitrust settimana scorsa ha adottato un provvedimento per bloccarne due: www.viagra-cialis-levitra.it e il suo alterego www.bestgenericdrugs.net, dove l’utente veniva indirizzato verso la compilazione dell’ordine e dei pagamenti. La vendita dei medicinali avveniva senza alcuna prescrizione medica e senza nessun controllo da parte degli organi competenti. Oltre a ordinare la chiusura definitiva dei siti, l’Agcm (Autorità garante della Concorrenza e del mercato) in collaborazione con alcuni reparti della Guardia di Finanza sta cercando proprio in queste ore di inibire il caricamento delle pagine in tutto il territorio italiano e con tutti i provider di telefonia e rete fissa. In alcune zone e con alcuni fornitori dei servizi di connessione i siti questa mattina erano infatti ancora accessibili e consultabili. 

L’operazione è partita in seguito di una segnalazione effettuata dall’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) in collaborazione con i carabinieri dei Nas (Nuclei antisofisticazioni e sanità), e rientra in un progetto più ampio condotto dai ministeri della Salute e dello Sviluppo economico. “Titolare del sito in italiano è un soggetto residente in Olanda che risulta anche intestatario del sito internet www.bestgenericdrugs.net. – viene spiegato nel comunicato stampa dell’operazione – Nei due siti è offerta la possibilità di acquistare farmaci soggetti a prescrizione senza la necessaria ricetta medica lasciando intendere, contrariamente al vero, non solo che la vendita online di farmaci sia lecita in Italia, ma anche che il controllo medico non sia necessario, mettendo così a rischio la salute dei consumatori”. A far partire la segnalazione è stato in modo particolare il contenuto dei prodotti offerti: se nel sito italiano, come si evince dal nome, venivano proposti farmaci contro l’impotenza maschile per la cui vendita è comunque necessaria la prescrizione medica, sul secondo sito internet i farmaci illegali erano proposti per la cura di molteplici malattie: da antidepressivi a diuretici, passando per vere e proprie medicine contro l’obesità e il sovrappeso: una fornitura così ampia da sembrare in regola dal punto di vista legale. 

Con questo provvedimento oltre a evitare l’intossicazione degli acquirenti con medicinali non prescritti, l’Antitrust ha voluto ribadire ancora una volta come la vendita di farmaci online sia del tutto illegale: “In Italia la vendita online di qualsiasi tipologia di medicinali è vietata, visto che la legge impone sempre la presenza fisica del farmacista e, nel caso di farmaci etici, anche una specifica prescrizione medica”. Differente invece è la situazione in alcuni paesi dell’Unione Europea dove la vendita di farmaci online è permessa dalla legge, nonostante sia sottoposta a regole ferree e a frequenti controlli da parte degli organi competenti. I siti oscurati nelle scorse ore rappresentano solo la punta dell’iceberg di un problema che affligge il mercato farmaceutico fin dagli albori di internet. Con i conseguenti interrogativi: se sia giusto chiudere le porte al mercato digitale piuttosto che creare leggi e regolamenti in grado di rendere sicuro anche l’acquisto di medicinali in Rete.