“Gli accompagnatori non hanno colpe, il prete nemmeno, qualcuno vuol dire che i soccorsi sono arrivati in ritardo? Le telefonate sono partite alle 12,45 e i soccorritori sono arrivati alle 14,30”. Lo dice Letizia Nesti, madre di un bambino che ieri ha partecipato all’escursione sulla Calvana, a Prato, dove è morto Franco Lori, un bambino di 11 anni. Davanti alla canonica di Paperino, dove abita don Carlo Gestri, l’organizzatore dell’escursione, stamani si sono riuniti diversi bambini e genitori che difendono l’operato dei promotori della gita, criticando invece il modo con cui sono state riportate le notizie sulla vicenda. “Quel bambino era a terra privo di sensi – continua Letizia – e i soccorritori non arrivavano. Io non c’ero ma questo è quanto mi ha raccontato chi era là. Un bambino che ha chiamato il 118 si è sentito chiedere l’indirizzo di dove era successo. Ma che senso aveva? Erano su un monte. Avevano tutti i telefonini, siamo nel 2012, eppure l’elisoccorso è arrivato dopo due ore. Prima di dare colpe agli accompagnatori, chiediamoci se tutto questo è normale”.
Grazie ad un tam tam su Facebook i genitori dei bambini che ieri hanno partecipato all’escursione si sono trovati nella chiesa della parrocchia di Paperino con il sacerdote che ieri guidava la gita. L’incontro si è chiuso con una madre che ha urlato al prete: “Siamo con lei”. Di seguito c’è stato un forte applauso. Alla preghiera ha partecipato un centinaio di persone. Il prete si è soffermato a parlare in privato con un gruppo di bambini, visibilmente commosso. Nella canonica di Paperino si è poi presentato il vescovo Gastone Simoni che, soffermandosi a parlare brevemente con i giornalisti ha spiegato che la camminata non è stata di 4 ore, criticando anche il fatto che sui media la vicenda sia stata fatta raccontare da dei bambini che erano sotto choc.
E’ omicidio colposo l’ipotesi di reato per cui la procura di Prato sta procedendo. Al momento non ci sono indagati. L’autopsia verrà disposta domani. “Al momento non sono emersi elementi di colpa a carico di nessuno” viene spiegato in procura, precisando che non ci saranno iscrizioni nel registro degli indagati in vista dell’autopsia. ”I tempi con cui i soccorritori ieri hanno raggiunto la gita parrocchiale “non necessariamente sono imputabili all’organizzazione dell’intervento” secondo fonti della Procura. Gli inquirenti spiegano che gli accompagnatori hanno attivato i soccorsi quando si sono accorti che non riuscivano a “trattare autonomamente il bambino” e che ci sono state delle difficoltà nella localizzazione del gruppo, tanto che prima c’è stato un primo approccio da terra, e poi l’invio dell’elicottero.
I fatti. Franco si è sentito male intorno all’ora di pranzo di ieri. E’ stato trasportato d’urgenza in codice rosso all’ospedale fiorentino di Careggi con l’eliambulanza, ma i soccorsi sono stati inutili. Il piccolo si era accasciato davanti ai compagni ed è morto a causa di un arresto cardiaco. La comitiva, una settantina di ragazzi accompagnati da adulti, era partita per fare la consueta gita in località Casa Bastioni.
I ragazzi, dagli 8 ai 16 anni, fanno parte della parrocchia di Paperino. La comitiva ha camminato per alcuni chilometri sotto il sole cocente. Anche gli altri bambini sono stati soccorsi, alcuni di loro erano stremati e disidratati. I vigili del fuoco li hanno portati in elicottero a piccoli gruppi alla caserma di via Paronese, a Prato, dove uno staff medico li sta visitando e rifocillando. Non ci sarebbero altri ragazzi in gravi condizioni. La notizia della morte del bambino di 11 anni ha scioccato la comunità parrocchiale e il paese di Paperino. I genitori della piccola vittima sono ora all’ospedale di Careggi.
Il sindaco di Prato, Roberto Cenni, ha espresso “grande dolore per la morte di questo bambino e cordoglio nei confronti della famiglia, a cui va un abbraccio forte da parte di tutta la città, sconvolta da questa terribile tragedia”. I bambini, spiega il comandante dei vigili del fuoco di Prato Vincenzo Bennardo, sono stati controllati da tre medici e tre infermieri. “Stanno bene – ha detto anche lui – hanno sofferto un po’ di caldo e di sete. Erano una settantina, tutti delle elementari e delle medie”. I genitori hanno avuto anche parole di elogio e di apprezzamento per il parroco di San Martino a Paperino, don Carlo Gestri, che ha accompagnato i ragazzi nell’escursione.