Il “carcere duro” previsto dall’articolo 41 bis dell’ordinamento carcerario era uno dei punti centrali della presunta trattativa fra lo Stato e Cosa nostra. Nel novembre del 1993 il ministro della Giustizia Giovanni Conso fa togliere il 41 bis a 334 detenuti per mafia, contro il parere della Procura di Palermo. L’ipotesi investigativa è che questa concessione sia una contropartita della trattativa, circostanza che Conso ha smentito. Nei documenti che seguono si trovano i nomi dei detenuti a cui è stato tolto il 41 bis in quegli anni, e l’informativa della Procura di Palermo che insiste perché il carcere duro sia mantenuto.