Nel febbraio del 1993, il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro riceve una lettera firmata da alcuni familiari di detenuti al 41 bis, che lamentano le condizioni di detenzione dei loro congiunti. Potrebbe essere questo l’inizio della presunta trattativa fra lo Stato e Cosa nostra. La lettera, infatti, è indirizzata per conoscenza ad altri soggetti che si riveleranno simbolici rispetto alle successive stragi di mafia di quell’anno: il Papa (attentati contro le chiese di San Giovanni in Laterano e San Giorgio in Velabro), il vescovo di Firenze (strage di via dei Georgofili), Maurizio Costanzo (bersaglio di un fallito attentato a Roma). Ecco il testo integrale della lettera indirizzata a Scalfaro.