Show fluviale di Roberto Benigni durante un’intervista rilasciata a Ballarò su Rai Tre. Il comico toscano, citando Dante, attribuisce ai politici più noti i rispettivi gironi. E così la Merkel meriterebbe l’inferno. “Se l’avesse conosciuta Dante” – afferma ironicamente Benigni – “una delle punizioni dell’Inferno potrebbe essere consistita in un girone costretto a subire una manovra finanziaria della Merkel, una punizione spaventosa”. E la Fornero? “La metterei a contare quante persone ci sono nell’Inferno” – risponde il comico – “Per l’Inps 390.000 per il ministro 60. Secondo l’Inps i canti dell’Inferno sono 100, secondo la Fornero sono 10”. E dice la sua sul problema del lavoro in Italia: “Io ho una visione romantica del lavoro, che è quello che dà la nostra identità. Se non c’è lavoro, la democrazia non c’è più. E’ un sacrilegio che la gente non lavori. E quindi chi risolve questo problema lo metterei in Paradiso”. A Monti invece spetterebbe il Purgatorio, perché “il Purgatorio è un canto tecnico, dolce, educato, perbene e serve a riparare i guasti dell’Inferno, così come Monti è chiamato a riparare l’inferno che abbiamo creato”. Se a Bersani tocca “la cornice dell’Eden”, su Alfano Benigni glissa e chiede scherzosamente: “Alfano? Angelino del Pdl? C’è una domanda di riserva?”. Nel finale il comico canzona Beppe Grillo: “E’ il momento dei comici. Grillo mi farà Ministro degli Esteri, no? Almeno per la categoria”. E conclude ironicamente su un possibile sodalizio “politico” con Grillo: “Qui ci vogliono i voti di testa e non di protesta. Grillo e Pinocchio insieme? Sarebbe una bella accoppiata, ma come faccio a seguire Grillo? Pinocchio di natura non segue Grillo, non sta proprio a sentirlo. Anzi, non lo vuole sentire”