Il Movimento 5 stelle concorrerà per governare l'Italia. Il comico genovese si augura di ottenere responsabilità di governo o comunque di contribuire, come forza di opposizione, a fare da "sentinella" per i cittadini
Beppe Grillo dal suo blog da l’annuncio ufficiale: il Movimento 5 Stelle parteciperà alle prossime elezioni politiche qualsiasi sia la legge elettorale, con una precisa regola, nessun apparentamento. La rete come di consueto sarà al centro di questa iniziativa, lì infatti si selezioneranno i candidati e sempre internet sarà lo strumento utilizzato per verificare che il programma elettorale venga rispettato.
Sulla competizione elettorale però il cofondatore del Movimento esprime dubbi: “Le elezioni si possono vincere o perdere, in realtà in Italia si pareggiano da sempre, sono elezioni truccate“. Il concetto viene poi spiegato meglio, il “trucco” risiederebbe secondo il comico genovese nel fatto che chi partecipa alle elezioni poi si spartisce la “torta” dei rimborsi elettorali, delle testate giornalistiche, dei canali televisivi, delle banche e dei concessionari.
Poi Grillo si augura che il Movimento venga chiamato a responsabilità di governo o che comunque, dagli spalti delle opposizioni, faccia da “sentinella” per i cittadini. Inoltre il portavoce del Movimento ribadisce un altro cavallo di battaglia: “Non prenderemo un solo euro di rimborsi elettorali, così come si è fatto per le elezioni regionali e proporrà l’abolizione di ogni contributo diretto e indiretto ai giornali”.
Beppe Grillo fornisce anche qualche dettaglio del programma per le elezioni nazionali come il referendum propositivo senza quorum, l’obbligatorietà della discussione delle leggi popolari in Parlamento con voto palese e la votazione diretta del candidato perché: “La partecipazione diretta degli italiani alla cosa pubblica è il motivo di esistenza del MoVimento 5 Stelle”.
Nel finale non risparmia le critiche all’attuale esecutivo che, a suo dire, ha fatto aumentare il debito pubblico, non ha calmato lo spread e ha affossato il Pil. Mentre sull’euro cerca di chiarire la sua posizione personale: “Io non sono contrario all’euro in principio. Ho detto che bisogna valutare i pro e i contro e se è ancora fattibile mantenerlo. Ma, se usciremo dall’euro, sarà solo a causa del nostro enorme debito pubblico”.