Una sorta di “fasi finali atto quarto” per gli uomini di Cesare Prandelli, che stasera a Varsavia affronteranno i tedeschi nel remake del Mondiale 2006, quando in semifinale Grosso e Del Piero eliminarono a Dortmund i tedeschi padroni di casa. Sei anni fa, il vice di Klinsmann era Joachim Löw, che ora spera di cancellare l’onta. Come lui, tutto un popolo che quando vede azzurro suda freddo: se è impossibile cancellare il 2006, infatti, sono rimaste comunque nella storia le sconfitte a Spagna ’82 (in finale) e a Messico ’70, nello storico 4-3 firmato da Rivera.

Analisi e pronostici
Oggi i favoriti sono loro, come nel 2006 del resto. Ma nulla è scritto. I numeri dei nostri avversari durante la gestione Löw sono comunque impressionanti: 15 vittorie consecutive, 30 punti conquistati in dieci partite nelle qualificazioni ad Euro 2012, nove nelle tre del girone, più un quarto di finale vinto contro la Grecia senza battere ciglio. Dall’altra parte, Prandelli non ha mai perso una gara ufficiale da quando è salito a bordo della nave azzurra (30 maggio 2010).

I bookmaker non hanno dubbi: i tedeschi sono i favoriti per il titolo. La cabala, invece, dice il contrario. L’Italia non ha mai perso contro i tedeschi in match decisivi, sebbene non sia mai riuscita a batterli nella fase finale di un Europeo. Nel 1988, a Dusseldorf, la prima sfida del girone A terminò 1-1 grazie alle reti di Mancini e Brehme. Nel 1996, nell’ultima partita del girone C, a Manchester finì 0-0, Zola sbagliò un calcio di rigore e gli azzurri di Sacchi furono eliminati ad un passo dai quarti di finale.

Altro tema caldo è quello della tenuta fisica: gli uomini di Löw hanno avuto 48 ore di riposo in più rispetto agli azzurri, che non solo hanno dovuto giocare l’extra time contro l’Inghilterra, ma potrebbero risentire anche dello spostamento in aereo in Ucraina, del fuso orario e del rientro a Cracovia (Polonia) alle 4 di notte. Discorsi da vigilia, nella speranza che lascino il tempo che trovano.

La storia: precedenti dell’Italia agli Europei
Eliminando i rivali, l’Italia approderebbe alla finale di un Europeo per la terza volta nella sua storia e cercherebbe di bissare il titolo conquistato nel ’68 a casa propria. All’epoca la squadra di Riva, Rivera, Domenghini, Mazzola, Picchi e Prati ebbe la meglio sulla Jugoslavia dopo che una monetina regalò la finalissima alla formazione di Valcareggi ai danni della Russia. Dopo l’1-1 dell’8 giugno fu necessaria la ripetizione della gara (non c’erano i calci di rigore) e due giorni dopo finì 2-0 per gli azzurri grazie ai gol di Riva e Anastasi. Nel 2000, invece, in Olanda e Beglio i sogni di gloria della nazionale di Zoff s’infransero sul golden gol di Trezeguet al 103esimo minuto.

Germania ed Italia (che giocherà con il lutto al braccio per ricordare Manuele Braj, il militare ucciso lunedì scorso in Afghanistan) si affronteranno per la trentunesima volta nella loro storia (di cui ben 22 in amichevole), la terza nelle fasi finali dei campionati Europei. Il bilancio complessivo vede 14 vittorie azzurre, 9 pareggi e 7 successi tedeschi. Di fronte ci saranno due delle squadre più titolate al mondo: in campo scenderanno 7 titoli mondiali e 4 europei. E se quella di ieri sera tra Portogallo e Spagna poteva essere definita una sorta di Barcellona contro Real Madrid, quella di questa sera si trasformerà in un Borussia DortmundJuventus visti i numerosi giocatori in campo di una e dell’altra squadra.

Le probabili formazioni e le ‘spie’
De Rossi, Chiellini e Abbate alla fine stringeranno i denti e saranno in campo nonostante i rispettivi acciacchi: il difensore della Juventus ha recuperato a tempo di record dallo stiramento patito contro l’Irlanda, il giallorosso giocherà con un’infiltrazione per attutire l’infiammazione al nervo sciatico, il rossonero partirà titolare nonostante il problema alla coscia sofferto con l’Inghilterra. Gli azzurri scenderanno in campo con il 4-3-1-2, con una o due novità rispetto alla formazione che ha battuto gli inglesi ai rigori. Chiellini dovrebbe giocare a sinistra al posto di Balzaretti, visto che la coppia Barzagli-Bonucci è più che collaudata, mentre Thiago Motta è in ballottaggio con Montolivo per il posto di trequartista.

Il centrocampista viola, che spera di godersi il suo personalissimo derby da titolare (sua mamma è tedesca e lui ha vissuto la sua infanzia in Germania, ndr), resta comunque in leggero vantaggio su quello del Psg. Davanti, invece, sembra essere rientrato l’allarme Cassano (apparso affaticato), ma se non dovesse farcela ballottaggio tra Di Natale e Diamanti, con quest’ultimo favorito. Più difficile, invece, indovinare la probabile formazione dei nostri avversari. Löw adora mischiare le carte e confondere le idee ai suoi avversari. I giocatori tedeschi conosceranno la formazione anti-Italia solo sul pullman che questa sera li porterà allo stadio di Varsavia, sperando che l’undici titolare non finisca su Twitter cinque minuti dopo la riunione tecnica all’hotel “Mercure Grande” come accaduto a poche ore dal quarto di finale contro la Grecia.

D’altronde “chi di spia ferisce, di spia perisce”. Un giornalista della Bild, il giorno prima del quarto di finale, s’era infiltrato nell’albergo degli ellenici per carpirne i segreti, facendo infuriare il tecnico Santos e il suo staff; il giorno seguente, invece, la formazione della Germania, con tanto di cambi dell’ultima ora, era finita sul social network per colpa di un “informatore” interno, probabilmente uno degli scontenti. Ora il cittì tedesco ha fatto blindare anche le camere dei giocatori per evitare la fuga di notizie. Basterà?

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