Balotelli anagramma di Altobelli: il cerchio si chiude. Quel cerchio aperto nel 1982, trent’anni fa, quando l’Italia di Bearzot e Pertini andò in Spagna, e conquistò la Coppa del Mondo. La partita contro la Germania Ovest era una finale, e il risultato fu quel 3-1 che tutti noi, che avevamo dai 10 ai 20 anni negli anni 80, ricordiamo come prima, grande, unica partita di pallone. I

o ero dai nonni, quella sera. E il calcio era roba da uomini, per questo cercavo di seguire la partita in gran segreto, sbirciando dalla porta socchiusa. Già allora trovavo il calcio uno sport bellissimo. E avevo voglia di scriverlo, di raccontarlo a modo mio. Infatti, avevo inventato un giornaletto (fatto con un foglio Fabiano A3, ripiegato in due) che dividevo in colonne, e compilavo con articoli inventati. Inventavo titoli, fingevo di fare cronache di partite, commentavo gli avvenimenti della giornata, e trovavo anche soluzioni ai problemi dei vicini di casa che osservavo dalla finestra (va beh…).

Ma la cosa che mi piaceva fare di più in assoluto, era la caricatura di Altobelli: quello spilungone, alto, riccioluto. Nella didascalia scrivevo sempre: che segna la rete del 3-0 nella finale mondiale. Lui, per me, era quello. E basta. Non mi interessava niente di lui: di quello che faceva fuori dal campo, di qualsiasi fosse la sua situazione sentimentale. Ricordo anche quella passerella, per la sostituzione a fine partita (era l’88esimo del secondo tempo) con Causio. Fu una passerella d’onore bellissima, una ricompensa per merito.

Infine, ricordo altre due cose: Pertini che si lasciò sfuggire un “non ci prendono più“, al terzo gol; e il gol della bandiera di Breitner, di cui lessi il soprannome e mi diventò simpatico all’improvviso (era detto il Maoista per le sue origini filo-comuniste). Ieri, durante la partita contro la Germania, è successa la stessa cosa. Di Balotelli ho dimenticato tutto (e mi era venuta voglia di scusarmi pure, con lui, per tutti i tweet che gli avevo scritto contro) è l’ho tifato a più non posso. Il gol della bandiera c’è stato, ma non ci hanno preso più. Ora ci aspetta la Spagna, in finale. Ma il cerchio si è già chiuso. Quello era l’11 luglio del 1982, questo sarà l’1 luglio del 2012: manca solo una partita a scopone scientifico, da consumarsi in aereo. 

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