Europa dei popoli e questione settentrionale. Questi i temi che la Lega Nord mette al centro del congresso federale di sabato e domenica, il quinto della storia del partito, quello che dovrebbe sancire il tramonto definitivo di Umberto Bossi e l’investitura ufficiale di Roberto Maroni. Ed è stato proprio lui, assieme agli altri due triumviri (Manuela Dal Lago e Roberto Calderoli) a presentare l’evento nel corso di una conferenza stampa nella sede di via Bellerio a Milano, spiegando che al momento non ci sono ancora candidature ufficiali, tantomeno la sua. Sul futuro del partito Maroni ha spiegato che nella Lega ci sono molte energie da mettere in campo e che il congresso è un importante momento di confronto tra la base e la dirigenza, senza escludere che possano esserci momenti di discussione schietti e accesi. Stando alle dichiarazioni di Maroni, il congresso sarà anche l’occasione per parlare delle alleanze future, dell’opportunità di una candidatura alle prossime elezioni politiche nonché della linea che il partito dovrà tenere nei prossimi anni, sotto la guida del nuovo segretario che, con ogni probabilità, sarà proprio Roberto Maroni. In discussione probabilmente c’è molto di più, la sopravvivenza stessa della Lega Nord, che per superare l’uscita di scena di Umberto Bossi dovrà dare prova di equilibrio e compattezza. Una missione veramente difficile da compiere di Alessandro Madron

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